Obiettivo 4. Istruzione di qualità
Nel 2030 immaginato e voluto dalla comunità internazionale, ragazzi e ragazze avranno accesso alla scuola dell’infanzia e completeranno il ciclo di istruzione primaria e secondaria, senza ostacoli legati al genere, alle possibilità economiche delle loro famiglie o alla disabilità. Sarà più ampia anche la platea di chi continuerà gli studi con la laurea o una formazione tecnica.
Un proposito nobile, ma realizzarlo sarà davvero difficile. Lo mette nero su bianco l’Onu, ricordando che nel 2018 258 milioni di bambini e ragazzi non andavano a scuola, solo il 49 per cento degli iscritti portava a termine le superiori. Nel mondo più di quattro bambini e adolescenti su dieci non raggiungevano il livello minimo di competenze previsto per matematica e lettura: un tema, questo, su cui anche gli europei fanno una gran fatica.
Considerato che quasi 1,6 miliardi di studenti non sono potuti tornare in aula per mesi a causa della pandemia, è lecito attendersi che questi dati siano destinati a peggiorare. Soprattutto in un continente come l’Africa, dove solo il 18 per cento delle famiglie dispone della connessione internet a casa. Non dobbiamo pensare però che il problema non riguardi anche l’Italia, relegata al 24° posto nel Digital economy and society index, su 28 paesi dell’Unione.