Quali prospettive con la Direttiva case green?
Come si è evinto finora, i bonus dedicati al settore dell’edilizia sono in costante diminuzione (probabilmente una conseguenza del “troppo generoso” Superbonus?). Ma le agevolazioni sono in continuo aggiornamento, quindi non è escluso che nel breve spuntino nuove proposte in materia. Quel che è certo è che su tutti i bonus, presenti e futuri, pende la Direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici (Energy performance of buildings directive – Epbd), comunemente nota come “case green”. Obiettivo di questa misura europea, che dovrà essere adottata da tutti gli stati membri, è principalmente quello di costruire, partire dal 2030, edifici nuovi a emissioni zero.
Inoltre, la direttiva prevede anche, tra le altre misure, la ristrutturazione di almeno il 43 per cento degli edifici meno efficienti dal punto di vista energetico nel patrimonio edilizio esistente. E, in base alla nuova direttiva, gli stati membri dovranno ristrutturare il 16 per cento degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni entro il 2030 e il 26 per cento entro il 2033, introducendo requisiti minimi di prestazione energetica. Tutte misure che, per essere raggiunte, potrebbero richiedere qualche nuova agevolazione.