Barack Obama: “Non lasciate che vi privino della vostra democrazia”
L’intervento del quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti Barack Obama era senza ombra di dubbio uno dei più attesi di tutta la serata, ma forse nessuno prima di ieri si sarebbe mai aspettato un discorso del genere. Per la prima volta Obama ha attaccato apertamente il presidente Donald Trump, accusandolo di cercare di influenzare le elezioni di novembre e soprattutto di minare alla democrazia del paese.
In un pacato, ma pungente, discorso di venti minuti, Obama ha pronunciato quelle che molti hanno ritenuto le parole più dure della sua carriera politica, uno stile che si discosta molto dal tono diplomatico con cui è solito rivolgersi al popolo americano.
“Per quasi quattro anni, [Donald Trump, ndr] non ha mai dimostrato nessun interesse per il proprio lavoro; nessun interesse a trovare dei punti in comune; nessun interesse ad usare il magnifico potere del suo ufficio per aiutare qualcuno che non fosse sé stesso o uno dei suoi amici; nessun interesse a trattare la presidenza come niente se non un mero reality show da usare per ottenere l’attenzione che tanto cerca. Donald Trump non è migliorato nel suo lavoro semplicemente perché non è in grado”.
Ha poi proseguito tirando le somme di ciò che questi ultimi quattro anni hanno significato per il paese: “170mila americani morti, milioni di posti di lavoro in fumo, i nostri peggiori impulsi scatenati senza freni, la nostra reputazione nel mondo compromessa, le nostre istituzioni democratiche minacciate come mai prima di oggi”. E l’unica soluzione per uscire da questa enorme crisi è affidarsi all’amministrazione Biden-Harris, una squadra che ha idee concrete e che sarà “in grado di trasformare la loro visione per un paese migliore, più forte, in realtà. Ma soprattutto, ciò di cui sono convinto, è che Joe e Kamala abbiano a cuore ogni singolo americano, così come la democrazia del nostro paese”.
Ed è proprio sul concetto di democrazia che Obama ha basato tutto il suo discorso, tenuto simbolicamente dal museo della Rivoluzione americana di Philadelphia, con alle spalle la scritta “writing constitution” che ha aggravato solennemente il peso delle sue parole: “Non lasciate che vi portino via il vostro potere. Non lasciate che vi privino della vostra democrazia”.