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La Darsena di Milano, che negli ultimi anni è stata protagonista di un importante lavoro di riqualificazione, è anche un luogo ricco di biodiversità che, essendo un “sistema chiuso”, rischia di essere ancora più minacciato dalla presenza di rifiuti e microplastiche.

“Il Seabin installato nella nostra sede è uno straordinario alleato per promuovere una cultura di maggior rispetto verso il nostro ‘mare’ cittadino’”, ha commentato Marco Scavone, presidente Associazione Italiana Marinai d’Italia, ricordando il valore storico di quello che per molti anni è stato tra i principali porti fluviali del Paese per trasporto di merci. “Il gruppo milanese è stato il primo nato in Italia, nel 1911, ed è impegnato da oltre un secolo nel promuovere una cultura di rispetto e tutela di questa importante risorsa”.

Il prezioso ruolo di salvaguardia degli ecosistemi di iniziative come questa, è stata sottolineata anche dall’ingegner Alessandro Folli, presidente Consorzio Bonifica Est Ticino Villoresi, che comprende quattro mila chilometri di canali. Folli ha sottolineato anche il costo che la pulizia di circa 300 tonnellate all’anno di rifiuti nei canali comporta. Uno sforzo enorme che insieme alla chiusura di 358 scarichi industriali, dal 2005 ad oggi, ha permesso di migliorare moltissimo la qualità delle acque milanesi. “Sappiamo dalle analisi che vengono effettuate ogni sei mesi, che l’acqua dei Navigli e della Darsena è di buona qualità, ma sempre più esposta all’inciviltà dilagante che fa sì che in alveo si gettino frequentemente rifiuti di ogni tipo, tra cui purtroppo molta plastica”.

Una gestione più oculata in tutta la filiera della plastica è dunque una necessità e un dovere di tutti. Come ribadito da Coop, vera e propria antesignana nell’impegno verso la riduzione e il riciclo della plastica e delle micro plastiche.

Impegno che è anche una responsabilità verso le generazione future, come ricordato da Alfredo De Bellis, vice presidente Vicario Coop Lombardia: “Il messaggio che lanciamo qui in Darsena con questa iniziativa è che per vivere bene i posti belli è necessario stare attenti ai propri comportamenti, per non aumentare il proprio impatto ambientale. Per noi questo è solo un inizio”.

Il tour intanto prosegue con nuovi Seabin pronti a entrare in azione a Brindisi, Trieste e Ravenna.