Solcio di Lesa, 6 agosto
Dopo aver fatto tappa sull’Arno a Firenze, sul mar Adriatico a Pescara e sulla costa del mar Ligure a Genova, la campagna Le nostre acque di Coop è approdata a Solcio di Lesa, sul versante piemontese del lago Maggiore.
Qui, il 6 agosto, presso la cooperativa Pescatori e Acquicultori del Golfo di Solcio, è entrato in funzione un nuovo dispositivo Seabin, pronto a catturare tutti i detriti trascinati dalle correnti, galleggiando a pelo d’acqua.
Una posizione strategica quella scelta da Coop, dal momento che il lago rappresenta un sistema chiuso, che rischia di essere ancora più minacciato dalla presenza di rifiuti plastici.
In questo habitat ricco di biodiversità e fortemente esposto alla pressione antropica (e a quella dovuta ai cambiamenti climatici), il cestino mangiarifiuti avrà il compito di ripulire le acque in quella che è stata riconosciuta come una delle situazioni più complesse dei grandi laghi lombardi. A rilevarlo il team scientifico di Goletta dei Laghi di Legambiente, in collaborazione con Enea, che ha stimato una presenza media di microplastiche nelle acque del lago Maggiore, pari a 605.638 particelle per chilometro quadrato di superficie.
Massimiliano Caligara, presidente dell’associazione Gli amici del lago, circolo di Legambiente, ha sottolineato proprio l’importanza del Seabin “per quanto riguarda l’analisi e la classificazione dei rifiuti raccolti, con particolare attenzione alle microplastiche”.
Un aiuto cruciale, che verrà messo a disposizione dell’associazione stessa in collaborazione con il Cnr-Irsa di Verbania.