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Presente all’inaugurazione anche Marco Pedroni, presidente Coop Italia, che ha sottolineato il ruolo concreto dei Seabin nel più ampio impegno ambientale della cooperativa. Ruolo che si traduce in oltre 2000 kg di rifiuti galleggianti già raccolti dall’inizio della campagna.

C’è bisogno di questa semplicità e immediatezza, per dire che l’ambiente è il primo tema che abbiamo davanti nei prossimi venti, trent’anni.

 Marco Pedroni, presidente Coop Italia

In riferimento all’attuale situazione di emergenza globale, causata dal pandemia, il presidente ha anche sottolineato il rischio del ritorno al monouso. “C’è bisogno di prodotti più sostenibili e di un equilibrio tra convenienza economica e ambientale”.

Un argomento ripreso anche da Mario Cifiello, presidente Coop Alleanza 3.0, che ha sottolineato la necessità di “un piano di normativo in grado di incentivare il green, per una detassazione virtuosa, affinchè il mondo produttivo possa attrezzarsi e capirne le opportunità”. Fresco di nomina, Cifiello ha espresso il suo reale entusiasmo per questo tour “che non è un percorso di marketing o un’iniziativa per seguire la moda del momento, ma una riaffermazione dei nostri valori e della nostra missione, presente anche nel nostro statuto”.

Fondamentale in questo contesto il sostegno delle istituzioni, intervenute all’inaugurazione, nelle persone del sindaco di Trieste Roberto Di Piazza e dell’assessore alla Difesa dell’Ambiente, all’Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Friuli Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro. “Dobbiamo fermarci un attimo e riflettere, perché stiamo depredando il nostro ecosistema”, ha spiegato il sindaco. “Bisogna recuperare quel senso civico che si è perso con il passare del tempo e queste iniziative sono importanti per cercare di attenuare l’emergenza ambientale.”

Una traiettoria precisa, da seguire anche così, un Seabin alla volta e una tappa dopo l’altra. La prossima farà rotta su Ravenna.