Il blocco stradale come reato
L’articolo 14 del nuovo ddl sicurezza, per esempio, trasforma il blocco stradale o ferroviario attuato mediante ostruzione col proprio corpo da illecito amministrativo a illecito penale: chi lo mette in pratica, rischia un mese di carcere, con pene aumentate fino a 2 anni se il fatto è commesso da più persone riunite, come spesso accade (a meno di non voler bloccare un vicoletto).
Questa norma, ribattezzata anti-Gandhi perché colpisce una pratica non violenta, è stata criticata non solo da chi la vede come una limitazione del diritto di manifestazione, ma anche perché è una di quelle norme che sembrano cucite addosso a una categoria di persone, nello specifico gli attivisti per il clima: sono loro, nella stragrande maggioranza dei casi, ad effettuare blocchi stradali col proprio corpo. Al contrario di altri, per esempio, gli agricoltori, che nei mesi scorso lo hanno fatto con i trattori, che in questo modo non saranno punibili.