Elisa Macchi, direttore di Cso Italy, ha esposto i risultati dell’indagine condotta insieme all’istituto Piepoli di Milano che ha indagato il rapporto tra giovani generazioni e consumo di ortofrutta. La ricerca ha rivelato che i giovani consumano meno frutta e verdura rispetto alle generazioni più anziane e che il principale ostacolo risiede nella comunicazione poco efficace. Molti giovani sentono di non conoscere adeguatamente questi alimenti e hanno la necessità di ricevere messaggi semplici e diretti da fonti affidabili come la famiglia, la scuola e personaggi sportivi, che non necessariamente devono essere figure di spicco a livello internazionale, ma possono essere anche persone più vicine, come l’allenatore di calcio ad esempio. Nonostante l’interesse per prodotti esotici come mango e avocado, visti soprattutto come un modo per esplorare nuove culture e tradizioni, i giovani rimangono sensibili ai temi della sostenibilità, preferendo prodotti locali quando possibile. Fondamentale l’innovazione dei prodotti: la richiesta di varietà e novità sta guidando cambiamenti nei gusti e nelle abitudini di consumo.
Le giovani generazioni mostrato un occhio critico e un modo di consumare ragionato. Quello che chiedono è un’informazione chiara, diretta, di cui si possano fidare e di un prodotto innovativo e diversificato.
Elisa Macchi, direttore Cso Italy