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“La speranza non è qualcosa di passivo”. La speranza è capire che “i cambiamenti climatici non sono solo una minaccia, ma un’opportunità per creare un Pianeta più sano e milioni di nuovi posti di lavoro”. Sono le parole che l’attivista svedese Greta Thunberg ha pronunciato alla Youth4Climate, la conferenza sul clima dei giovani tenutasi a Milano a un mese dalla Cop 26 di novembre, quando a discutere di riscaldamento globale saranno le Nazioni Unite in Scozia.

Nel corso dell’evento abbiamo intervistato alcuni dei delegati giunti nel capoluogo lombardo per rappresentare il proprio paese e contribuire alla stesura di un documento finale indirizzato ai leader politici. Nonostante molti di loro vengano da luoghi del Pianeta martoriati dalla crisi climatica, nelle loro parole abbiamo colto la voglia di fare la differenza, di cambiare in prima persona la situazione.

La loro rabbia, la loro frustrazione si sono trasformate in lauree o professioni con cui difendere i propri concittadini, hanno condotto alla nascita di associazioni che tutelano i più vulnerabili e l’ambiente in cui vivono. La loro energia e la luce nei loro occhi sono contagiose, invogliano a non “arrendersi all’estinzione”, per usare le parole dell’attivista ugandese Vanessa Nakate. Ci dimostrano che tutto è possibile. Che un altro mondo è possibile.