CeCè Telfer
“È importante per me farlo per questi ragazzi”, ha detto CeCè Telfer, 26 anni e con più di una scarpa da corsa sulla pista da corsa olimpica, al New York Times. “È importante per me farlo per la mia gente – che si tratti di donne, persone di colore, persone transgender, persone lgbtq+ – chiunque sia scrutinato e oppresso”. La ragione delle parole di Telfer sono molto semplici da capire: la situazione degli atleti con disforia di genere e in un percorso di transizione nel paese non è affatto tranquilla. Infatti quasi il 40 per cento dei giovani transgender ammette di aver tentato il suicidio, e la cifra sale al 60 per cento se si considera chi ci ha almeno pensato. A maggio 2021, sono state presentate almeno 30 proposte di legge contro le persone transgender nell’ambito sportivo, in particolare contro le donne transgender. Per un paese che ha ancora molto su cui lavorare in materia di diritti e per contestare il clima politico transfobico alimentato dall’ex presidente Trump, la corsa olimpica di Telfer, transgender, afroamericana e prima donna trans ad essere incoronata campionessa di atletica leggera Ncaa è fondamentale.