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Linee guida del Cio per gli atleti transgender

Nel 2015 il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) ha modificato le linee guida per regolare la partecipazione di atleti transgender alle competizioni internazionali, compresa quella a cinque cerchi.

Logo Olimpiadi Tokyo - prime Olimpiadi con transgender in gara
Valentina Petrillo potrà partecipare alle Olimpiadi grazie alle regole del CIO © Carl Court/Getty Images

Agli atleti che hanno compiuto o stanno effettuando una transizione da sesso femminile a maschile è permesso gareggiare con gli uomini senza alcuna restrizione. Mentre coloro che stanno effettuando – come nel caso di Valentina Petrillo – o hanno portato a termine un percorso di transizione da sesso maschile a femminile devono rispettare alcuni requisiti. In primo luogo devono dichiarare di riconoscersi nel genere femminile, questo può avvenire, come nel caso dell’atleta Paralimpica italiana, anche se sul documento c’è ancora il genere di nascita. Inoltre la dichiarazione non può essere cambiata per almeno 4 anni. Infine, nel caso delle atlete transgender che si riconoscono nel genere femminile, devono dimostrare di avere, nell’arco di un certo periodo, livelli di testosterone nel sangue al di sotto di 10 nanomoli per litro. Queste indicazioni ufficiali erano già in vigore per le Olimpiadi di Rio 2016, ma allora nessun atleta si era dichiarato transgender.