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In Emilia-Romagna sono stati assegnati 5 milioni di euro per interventi di riqualificazione e telecontrollo delle opere di derivazione dal Canale emiliano-romagnolo lungo l’asta principale. Il Canale emiliano-romagnolo è una delle più importanti opere idrauliche dell’Emilia-Romagna e d’Italia, con funzioni di vettore d’acqua di superficie a prevalente uso irriguo, che serve un territorio caratterizzato da un’agricoltura particolarmente idroesigente e da numerosissimi insediamenti civili ed industriali, come dimostrato anche dagli eventi dello scorso weekend. Lungo 135 chilometri, attraversa le province di Ferra, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, ed è il più lungo corso d’acqua artificiale italiano e assicura, mediante derivazione dal fiume Po, l’approvvigionamento idrico di un area estesa su oltre 3000 km2.

Altri 8 milioni serviranno per opere di stabilizzazione e di ripristino dell’efficienza nel tratto Attenuatore-Reno del Canale.