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“Anche quest’anno registriamo un incremento nel numero di comuni che hanno ottenuto le Spighe Verdi con sette nuovi ingressi – ha spiegato Claudio Mazza, presidente della Fee Italia, durante la conferenza stampa di presentazione -. Un segnale che mostra chiaramente la decisa volontà di amministratori e cittadini di farsi trovare pronti davanti alle sfide che la transizione impone”. Mazza ha sottolineato che l’aspetto fondamentale del riconoscimento “è proprio far crescere culturalmente la cittadinanza: il programma Spighe verdi trova la sua forza nella collaborazione e nell’armonia tra i soggetti del territorio” viste anche lo forti ricadute “su un turismo sempre di più orientato verso le aree interne, un turismo di tipo relazionale, con le persone, le tradizioni, i valori che sono il primo patrimonio delle aree interne”.

 

Così come grande patrimonio delle aree interne e di tutto il paese è l’agricoltura, al punto che per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe verdi, la fondazione Fee Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.
Per stilare l’elenco delle 63 Spighe Verdi 2022 sono stati presi in considerazione ben 61 indicatori: tra questi la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità.