Wild angle, quarta puntata: come distinguere i falsi santuari da quelli etici?
In arrivo il 29 dicembre h 18:00
Ogni anno in Sudafrica, ottomila leoni vengono allevati a scopo venatorio e tutto parte dal biberon, in strutture che permettono ai turisti e ai volontari più ingenui di interagire con gli animali che “ospitano”. Il tenero leoncino che è possibile allattare e che si pensa sia un orfano indifeso, viene cresciuto apposta per diventare una macchina da cucciolate o un bersaglio per vili cacciatori nella canned hunting.
Per fortuna esistono anche le strutture etiche. Ecco i tre consigli di Chiara Grasso etologa, ricercatrice nell’ambito della zooantropologia e presidente di Eticoscienza, per riconoscerli:
- Non esiste interazione tra noi e l’animale selvatico
- Nella struttura ci sono pochi cuccioli
- Lavorano per la riabilitazione degli animali
Solo così si può promuovere e incoraggiare una conservazione adeguata.