Dopo l’approvazione della Food standards agency, i primi campioni sono già negli store britannici: entro 3 anni prevista la produzione su scala industriale.
- Il Regno Unito è il primo paese europeo ad aver approvato l’utilizzo di carne coltivata per animali domestici.
- La carne di pollo prodotta in laboratorio dall’azienda Meatly ha ricevuto l’approvazione dalla Food standard agency britannica.
- Dall’inizio dell’anno nel Regno Unito sono state già acquistate 1,2 miliardi di confezioni di cibo per cani.
Il Regno Unito ha fatto un passo importante diventando il primo paese del continente europeo ad approvare l’utilizzo dicarne coltivata per animali domestici, prodotta in laboratorio: nello specifico, si tratta di carne di pollo coltivata a partire da cellule animali, sviluppato dall’azienda britannica Meatly, che ha ricevuto l’autorizzazione a vendere la propria “carne” ai produttori di cibo per animali.
Meatly ha annunciato che i primi campioni del loro pollo coltivato saranno disponibili sul mercato entro la fine dell’anno. Tuttavia, la produzione su scala industriale è prevista entro i prossimi tre anni. Nessuna implicazione, al momento, è prevista per l’immissione sul mercato di colture cellulari destinati al consumo umano.
La carne di pollo coltivata, l’inizio di una svolta?
La Food standards agency (Fsa) del Regno Unito, l’agenzia nazionale che si occupa della sicurezza alimentare, ha dato il proprio via libera alla carne di pollo coltivata e ha affermato che monitorerà attentamente tutti i nuovi prodotti immessi sul mercato. La carne prodotta in laboratorio rappresenta un argomento controverso in diversi paesi: i sostenitori ne evidenziano i benefici per l’ambiente e il benessere degli animali, mentre i detrattori sottolineano i costi elevati e i potenziali impatti negativi sugli allevatori tradizionali.
Mentre anche in Italia cresceva il dibattito, con l’introduzione di un divieto nazionale alla produzione e distribuzione di carne in vitro, gli investimenti globali nel settore della carne e dei frutti di mare coltivati sono drasticamente diminuiti nel 2023, scendendo a meno di un terzo rispetto all’anno precedente, secondo un rapporto del Good food institute.
Vero è che, mentre rimane incerto l’interesse dei consumatori per la carne coltivata destinata agli animali domestici, finora solo nel 2024 sono state acquistate 1,2 miliardi di confezioni di cibo per cani, gatti e altri pet nei supermercati britannici. Owen Ensor, amministratore delegato di Meatly, ha dichiarato che la sua azienda sta dimostrando come la carne, e per il momento il pollo coltivato, possa essere introdotta sul mercato in modo sicuro ed economico.
“I proprietari di animali domestici chiedono a gran voce un modo migliore per nutrire i loro cani e gatti con la carne: siamo davvero entusiasti di soddisfare questa richiesta”, ha affermato Ensor, aggiungendo che che il nuovo prodotto permetterà ai proprietari di animali di offrire “la vera carne di cui hanno bisogno e che desiderano, in un modo più rispettoso del nostro pianeta e degli altri animali”.
Anche l’associazione Uk Pet Food è contenta per la svolta della carne coltivata: Sarah Hormozi, responsabile scienza e della formazione, ha spiegato alla Bbc che la carne coltivata, gli insetti e altre nuove proteine sono “tempestive e benvenute” poiché “la domanda di proteine alimentari continua a crescere, insieme alla crescente pressione sulle risorse ambientali”.
La carne coltivata negli altri paesi
La carne coltivata in laboratorio ha già ottenuto l’approvazione per il consumo umano in alcuni Paesi, tra cui Singapore, Stati Uniti e Israele. Tuttavia, il dibattito pubblico su questo tema varia notevolmente. Negli Stati Uniti, ad esempio, la questione è particolarmente divisiva, con il governatore della Florida, Ron DeSantis, che ha vietato i prodotti di carne coltivata, sostenendo che proteggerà la “nostra carne” dall'”élite globale”. Nel Regno Unito, il dibattito è stato finora più contenuto e l’approvazione si limita al cibo per animali domestici. Meatly ha condotto test approfonditi sul suo prodotto, dimostrando che il pollo coltivato è privo di batteri e virus, e che i nutrienti utilizzati sono sicuri. Il prodotto finale è risultato sicuro, nutriente e privo di organismi geneticamente modificati, antibiotici, germi nocivi, metalli pesanti e altre impurità.
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