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Cartucce d’inchiostro, si punta su rigenerazione e riciclo per un nuovo paradigma circolare

Il progetto LIFE New4Cartridges, coordinato da Eco Store, si concentra sul mercato delle cartucce d’inchiostro per dare vita a un approccio sostenibile.

Anche per il mercato delle cartucce d’inchiostro è arrivato il tempo di virare verso un nuovo paradigma circolare, lungo i percorsi virtuosi del riutilizzo e del riciclo. Parliamo, d’altronde, di una realtà dall’impatto ambientale decisamente non trascurabile: ogni anno in Europa si vendono circa 370 milioni di unità e il tasso di riutilizzo non supera il 20 per cento.

Gli impatti ambientali del settore

In sostanza, quasi ogni persona che vive nel nostro continente acquista, utilizza e getta una cartuccia all’anno. Con importanti ricadute innanzitutto dal punto di vista ambientale: basti pensare al rilascio di sostanze chimiche provenienti dai residui di inchiostro presenti nelle cartucce, o ai composti organici volatili e ai metalli pesanti che possono inquinare l’aria durante l’incenerimento; e ancora al rischio di contaminazione del suolo e dell’acqua nel momento in cui le cartucce vengono smaltite nelle discariche.

Lo scarso riutilizzo delle cartucce d’inchiostro ha importanti ricadute dal punto di vista ambientale © iStock

Ma il problema riguarda anche lo spreco di risorse naturali non riutilizzate, dal momento che il 97 per cento dei materiali usati nelle cartucce potrebbe essere riciclato, se smaltite correttamente. Ogni nuovo ciclo di utilizzo di una cartuccia emette circa 0,48 kg di CO2 equivalente: abbattere il numero di nuovi cicli consentirebbe di diminuire gli effetti del processo sul riscaldamento globale.

Il progetto LIFE New4Cartridges

Per questi motivi, nel settembre del 2021 è stato approvato il progetto LIFE New4Cartridges; parte del programma LIFE20 dell’Unione europea, punta a dare vita a un approccio sostenibile ed economico sia per la rigenerazione delle cartucce riutilizzabili esauste (sviluppando un sistema semi-automatizzato che possa essere replicabile e scalabile) sia per il riciclo delle cartucce non più adatte al riutilizzo, perseguendo così una strategia zero sprechi.

Progetto LIFE New4Cartridges, la fase di foratura delle cartucce © Eco Store

A coordinare il progetto – che terminerà il prossimo mese di agosto – è Eco Store, una realtà italiana specializzata nella vendita di materiali di consumo per stampanti che da sempre pone grande attenzione ai prodotti rigenerati e compatibili e che, all’insegna del claim “Re-use is the future”, ha scommesso già diversi anni fa sull’eco-sostenibilità e soprattutto sul riutilizzo; ad affiancarla in qualità di partner è Berg Phi, un’azienda che offre un servizio di gestione e recupero dei consumabili di stampa esauriti delle imprese e degli enti pubblici. Come spiega Alessandro Gerardi, amministratore unico di Eco Store, questo progetto “fornirà la prova di un approccio sostenibile ed economicamente vantaggioso per ribaltare il paradigma adottato dai produttori di apparecchiature originali”.

Le problematiche che si punta a superare

Uno dei nodi che il progetto LIFE New4Cartridges punta a superare riguarda l’approccio dei produttori di apparecchiature originali che, in sostanza, dominano il mercato. Sebbene da un punto di vista ambientale il riutilizzo sia auspicabile, questi non sembrano considerarlo economicamente vantaggioso e finiscono per scoraggiarlo. Principalmente in due modi: tramite l’utilizzo dei cosiddetti “killer chip” che rendono le cartucce inutilizzabili (e di fatto non rigenerabili); oppure attraverso lo schema di ritiro delle cartucce esaurite, che ne rimuove la gran parte dal flusso di rigenerazione. In secondo luogo, ad oggi le procedure di rigenerazione si basano in gran parte sulle competenze dell’operatore e non sono né avanzate né scalabili. Particolarmente critica è la fase di pulizia che richiede ben 70 ml di acqua a cartuccia, utilizza 2 ml di solventi chimici e può causare la dispersione di residui di inchiostro nell’ambiente.

I tre obiettivi principali del progetto

In sostanza, per promuovere l’adozione di un nuovo paradigma basato sul riutilizzo sono necessarie tecniche di rigenerazione e modelli di business più efficienti e scalabili. “Grazie a questo progetto – evidenzia ancora Gerardi – la consapevolezza della società e dei consumatori potrebbe essere portata a un livello superiore e la discussione politica potrebbe essere focalizzata su un paradigma più sostenibile, cercando così di incoraggiare cambiamenti negli atteggiamenti dei consumatori, ispirare comportamenti più responsabili dal punto di vista ambientale e stimolare gli investimenti europei in tecnologie innovative eco-compatibili”.

Le taniche di colore utilizzate nel processo di rigenerazione © Eco Store

Eco Store e Berg Phi si sono posti tre obiettivi principali. Il primo riguarda la possibilità di riutilizzare ogni cartuccia fino a dieci volte, grazie al processo di rigenerazione semi-automatizzato sviluppato da Eco Store. Il secondo concerne il processo di pulizia delle cartucce, per eliminare i residui di inchiostro senza l’uso di solventi chimici: ciò potrebbe portare ad abbattere i consumi di acqua del 99 per cento e ad aumentare di un quarto la capacità di riempimento delle cartucce. In terzo, infine, si concentra sul riciclo di cartucce non più riutilizzabili per produrre materie prime seconde di alta qualità.

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