Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Casa Emergency a Milano, un nuovo spazio aperto per parlare di pace
Una nuova sede per Emergency e un nuovo spazio ridato ai cittadini per Milano. È Casa Emergency, che ora è aperta per parlare di pace in via Santa Croce 19.
Una casa aperta a tutti realizzata per dare vita a una ex scuola i cui spazi sono stati riassegnati dal comune di Milano con un bando pubblico e trasformata in un luogo di condivisione. Nasce con questo scopo Casa Emergency, la nuova sede di oltre tremila metri quadrati progettata dall’architetto Raul Pantaleo per l’ong che dal 1994 offre cure medico-chirurgiche gratuite e di qualità alle vittime di guerra in 17 paesi in giro per il mondo, alle vittime delle mine antiuomo e della povertà, per promuovere una cultura di pace e rispetto dei diritti umani.
“Una casa aperta al momento giusto”
L’inaugurazione e il taglio del nastro di Casa Emergency, in via Santa Croce, è avvenuto giovedì 14 settembre alla presenza di Gabriele Rabaiotti, assessore alla Casa e ai lavori pubblici, Filippo del Corno, assessore alla Cultura, e Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, alla salute e ai diritti del comune di Milano. Insieme a loro anche la presidente di Emergency Rossella Miccio e il fondatore Gino Strada.
“Questa casa è stata aperta nel momento giusto perché la situazione in cui viviamo è quella di incubo che una nuova barbarie si profili all’orizzonte. Dopo decenni siamo tornati a parlare di campi di detenzione, di campi di prigionia. Purtroppo siamo tornati a parlare di razzismo e tutto questo è estremamente preoccupante”, ha dichiarato Strada al momento dell’inaugurazione.
“Ecco perché ogni volta che sorgono luoghi basati su principi alternativi che non siano la discriminazione e il razzismo credo sia utile per noi, per la città e per la società italiana. Questo momento è molto difficile e c’è bisogno di voci diverse che mettano in primo piano il rispetto dei diritti umani di tutti. Oggi questa cosa non succede – ha proseguito il fondatore – e anzi viene negata da politiche crudeli, repressive, disumane che vanno corrette. Così si va verso situazioni sempre più difficili, sempre più tese e alla fine compare sempre la stessa parola: ‘guerra’. Noi, invece, vorremmo contribuire a creare orizzonti dove compaia la parola pace”.
In 23 anni Emergency ha curato 8 milioni di persone
Nei 23 anni di attività, l’ong ha curato oltre 8 milioni di persone in 17 paesi. E presto si aggiungerà un nuovo centro di eccellenza in chirurgia pediatrica sulle rive del lago Vittoria, nello stato africano dell’Uganda, a pochi chilometri dalla capitale Kampala. La prima pietra è stata “posata” il 10 febbraio nel villaggio di Entebbe dall’architetto Renzo Piano.
La nuova sede, dunque, è ora pronta per mostrarsi a tutti i cittadini attraverso tre giorni di festa in programma dal 15 al 17 settembre. “Nella nuova sede Emergency organizzerà una serie di eventi e attività per coinvolgere e informare i milanesi sulle attività dell’organizzazione e sui temi dei diritti umani e il diritto alla salute”, ha dichiarato Miccio. Si conclude così un lungo processo di rigenerazione che, come affermato dall’amministrazione milanese, “fa di via Santa Croce 19 una storia esemplare, il paradigma di come l’amministrazione pubblica intende il patrimonio edilizio e di come, in caso di necessità […] sia possibile indirizzarlo in un circuito virtuoso capace di reinserirlo nella vita della comunità”.
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