Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
In Lombardia aprirà il primo hospice pediatrico. Una casa per i bambini malati e le loro famiglie
Con il raggiungimento del tetto, il progetto di Casa sollievo bimbi conquista un traguardo importante e il sogno dell’hospice pediatrico Vidas assume sempre maggior concretezza.
La Casa sollievo bimbi è l’ultimo sogno della fondatrice dell’associazione Vidas, Giovanna Cavazzoni, venuta a mancare nel maggio del 2016. Uno spazio di amore, oltre che di cura, dove garantire assistenza sociosanitaria gratuita a tanti minori affetti da malattie inguaribili, sostenendo le rispettive famiglie.
La Casa sollievo bimbi sarà la prima struttura destinata alle cure palliative pediatriche nell’intera Lombardia, seconda in Italia dopo l’hospice di Padova, e andrà a integrarsi con l’attività di assistenza domiciliare pediatrica Vidas, attivata nel 2015.
La casa ha il tetto
Ora questo sogno ha compiuto un altro passo verso la sua concretizzazione. Infatti, a marzo di quest’anno, la costruzione della struttura ha raggiunto il tetto, nel rispetto dei tempi previsti. Si tratta di una tappa significativa che consente a tutte le persone che hanno messo a disposizione risorse, energia e cuore al fine di realizzare questo progetto, di verificarne i risultati.
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Per questo motivo, Vidas ha voluto celebrare questo traguardo con la festa della Colma, come già era stato fatto per Casa Vidas, il 2 ottobre del 2004. L’evento si è tenuto nella mattinata di martedì 6 marzo 2018, all’interno del cantiere di Casa sollievo bimbi. Il direttore generale, Giorgio Trojsi, ha ringraziato i donatori per la loro fondamentale generosità, sottolineando la necessità della presenza di una comunità che stia accanto alle famiglie di tanti minori affetti da malattie gravi. Anche in questo sta il senso di Casa sollievo bimbi. Ha quindi preso parola il presidente dell’associazione, Ferruccio de Bortoli, il quale ha evidenziato che la Casa sollievo bimbi, oltre a essere un’opera della solidarietà, “è una testimonianza di quanto sia grande, profondo e ricco il capitale sociale di questo Paese.”
Casa sollievo bimbi, una grande opera d’amore
La direttrice sociosanitaria di Vidas, Giada Lonati, ha poi guidato i presenti, con il supporto visivo di una presentazione grafica proiettata su un grande schermo, in una visita virtuale all’interno delle stanze e dei sei piani dell’edificio. A chiusura il presidente di Fondazione, Mario Usellini, ha invitato gli ospiti nel cortile di Casa Vidas, dove si è tenuta la cerimonia delle bandiere. Si è trattata di una cerimonia breve e sobria, in omaggio a “una comunità che sa stare insieme e che sa trovare le ragioni per guardare al futuro con fiducia”.
Sulle note dell’inno nazionale e dell’Inno alla gioia sono state issate la bandiera italiana e quella europea. Due volontari storici dell’associazione hanno poi sollevato la bandiera di Vidas. Quest’ultimo atto è stato accompagnato da una dolce composizione che il grande pianista Ramin Bahrami, ha donato a Vidas.
Tutti i presenti, operatori, volontari e amici sostenitori, hanno coronato l’evento con un partecipe e commosso applauso, indifferenti al freddo della mattinata, e riscaldati dalla consapevolezza di partecipare alla realizzazione di una grande opera di amore.
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