Il governo spagnolo ha annunciato l’applicazione dell’art. 155 della Costituzione e la sospensione dell’autonomia della Catalogna. Cosa può succedere ora?
La Catalogna dichiara l’indipendenza. La Spagna applica l’articolo 155 della Costituzione
Il Parlamento della Catalogna ha approvato una risoluzione che avvia il processo di indipendenza della regione. Dura reazione di Madrid.
Il parlamento della Catalogna ha approvato, venerdì 27 ottobre, l’avvio di un “processo costituente” con l’obiettivo di raggiungere l’indipendenza e distaccarsi dalla Spagna. La risoluzione è stata adottata a scrutinio segreto, con 70 voti a favore, dieci contrari e due schede bianche. I 53 deputati dell’opposizione hanno scelto l’Aventino, abbandonando l’emiciclo al momento della votazione.
Catalunya és i serà terra de llibertat. Al servei de les persones. En els moments difícils i en els moments de celebració. Ara més que mai
— Carles Puigdemont (@KRLS) 27 ottobre 2017
La risoluzione annuncia la nascita della “Repubblica catalana”
Il testo approvato parla della “Repubblica catalana” come “stato indipendente, democratico e sovrano”. Al momento della proclamazione, gli indipendentisti hanno applaudito e intonato l’inno catalano. Immediata la risposta della Spagna: il Senato di Madrid ha autorizzato l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione, che permette di obbligare con la forza una regione a rispettare la stessa Carta, qualora essa venga violata o nel caso di “attentato all’interesse generale dello stato”. L’ok alla linea dura è stato concesso con 214 voti a favore e 47 contrari.
Dialogue has been, and will always be, our choice to solve political situations and achieve peaceful solutions. @CharlesMichel https://t.co/6sRWiGfHvO
— Carles Puigdemont (@KRLS) 27 ottobre 2017
Il governo di Madrid chiede di destituire l’esecutivo della Catalogna
Un consiglio dei ministri straordinario è stato convocato dal primo ministro Marian Rajoy per le 18 di venerdì. Lo stesso capo del governo ha chiesto ufficialmente di destituire l’esecutivo della Catalogna, a cominciare dal presidente Carles Puigdemont. Al contempo, la procura generale spagnola ha annunciato l’intenzione di aprire un procedimento contro il Parlamento catalano per “ribellione”.
Da parte sua, Puigdemont ha scritto in un tweet che “il dialogo è stato, e saraà sempre, la nostra strada per risolvere i problemi politici”. Occorrerà verificare se però, agli occhi di Madrid, il leader catlano ha ormai tirato troppo la corda.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il premier spagnolo Mariano Rajoy sabato sospenderà l’autonomia della Catalogna, utilizzando l’art. 155 della Costituzione. Rischio escalation.
Da quando si è tenuto il referendum sull’indipendenza della Catalogna il primo ottobre – dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale spagnola – le sorti della regione più ricca di Spagna sono diventate molto incerte. Dopo tanta speculazione, il presidente del governo catalano, il Generalitat, Carles Puigdemont ha parlato davanti al parlamento catalano rivelando le sue intenzioni. Ha fatto una dichiarazione unilaterale d’indipendenza sospendendola
Circa 40.000 persone hanno sostenuto le richieste indigene, che si oppongono a un progetto di revisione del trattato fondativo della Nuova Zelanda.
L’Aia accusa ufficialmente Netanyahu e Gallant di crimini di guerra a Gaza. Per la prima volta nella storia della Corte si chiede l’arresto di leader occidentali.
La Colombia fa la sua parte per sradicare il fenomeno dei matrimoni precoci con una legge che proibisce di sposarsi al di sotto dei 18 anni.
Domenica nelle strade di Barcellona hanno sventolato migliaia di bandiere spagnole: è la reazione dei cittadini che vogliono rimanere con Madrid.
Dichiarazione di indipendenza, reazione militare della Spagna, processo costituente. Tutti gli scenari possibili dopo il referendum in Catalogna.
Alta tensione in Catalogna per il referendum sull’autodeterminazione. Scontri tra polizia e manifestanti provocano centinaia di feriti. Vittoria dei “sì”.