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Catturato il boss nepalese del traffico di rinoceronti
L’uomo, responsabile della morte di almeno venti rinoceronti indiani uccisi in Nepal, è stato catturato in Malesia dopo due anni di latitanza.
È forse finito il tempo in cui i crimini contro l’ambiente erano considerati reati di serie b, punibili tutt’al più con una lavata di capo. Lo conferma la cattura del boss nepalese del bracconaggio di rinoceronti, stanato dopo due anni di latitanza in Malesia, sotto falsa identità.
Con l’aiuto dell’Interpol (l’Organizzazione Internazionale della Polizia Criminale) le autorità indiane hanno arrestato Rajkumar Praja, l’uomo a capo di una banda di bracconieri, responsabile della morte di venti rinoceronti indiani (Rhinoceros unicornis) in Nepal.
Lo scorso mese le forze dell’ordine hanno catturato l’uomo in Malesia, dove si era rifugiato per eludere la cattura. Praja era ricercato per quindici accuse di bracconaggio e condannato a quindici anni di carcere. In seguito all’arresto il bracconiere ha confessato di aver ucciso venti rinoceronti e di averne feriti altri cinque. “Ho guadagnato circa 40-45mila dollari vendendo le corna degli animali”, ha dichiarato Praja ai giornalisti.
La banda di Praja era già stata arrestata nel 2013, ma il capo era riuscito a svignarsela, rifugiandosi prima a Singapore e poi in Malesia grazie ad un passaporto falso. Dopo che Praja ha lasciato il Nepal anche l’Interpol si è messo sulle sue tracce, l’organizzazione volta al contrasto del crimine internazionale ha negli ultimi tempi intensificato gli sforzi per debellare il traffico di fauna selvatica e gli altri reati ambientali, come il disboscamento illegale.
“Con questo arresto lanciamo un chiaro messaggio ai criminali che si nascondono in un paese straniero: non importa dove siete, presto o tardi vi cattureremo”, ha affermato Hemant Malla Thakuri, direttore del Nepal Police Central Investigation Bureau.
Il rinoceronte indiano è il quinto animale terrestre più grande, vive esclusivamente in India e Nepal ed è classificato come vulnerabile nella Lista Rossa della Iucn. Nonostante il fenomeno del bracconaggio sia ancora lontano dall’essere debellato ci sono buone notizie per questi enormi erbivori corazzati. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento dell’ambiente e delle foreste indiano la popolazione dei rinoceronti è cresciuta del 27 per cento, passando dai 2.006 individui censiti nel 2006 agli attuali 2.544.
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