Oltre 20 libri da regalare a Natale. Per avere uno sguardo più consapevole sul mondo che ci circonda.
Il cavallo quando noi andiamo in vacanza
Quando gli uomini organizzano la propria vacanza non devono abbandonarci a monotone e solitarie permanenze nei box. Anche noi cavalli abbiamo bisogno di svago e compagnia. Parola di Almerin.
Ciao! Passate bene le vacanze? Io sono stato fortunato, sono andato
in un posto magnifico dove c’erano dei pascoli meravigliosi!
Ragazzi che scorpacciate di erba mi sono fatto. Pensate che dopo i
primi giorni di grandi abbuffate al prato, ero così sazio di
verde che sono andato a mangiare un po’ di fieno.
Ma la cosa più bella è che ho fatto nuove amicizie,
sia di quadrupedi che di bipedi e io amo ampliare le mie
conoscenze! Chiacchierando con una cavalla che ho conosciuto, ho
scoperto di essere stato in Francia, più precisamente in
Alta Savoia, dove, mi ha raccontato Ramlin, così si chiama
la giumenta che mi ha fatto compagnia per ben due settimane, ci
sono moltissimi pascoli simili a questo dove sono stato. Davvero
una favola!
Ramlin mi ha detto che da queste parti sono pochissimi i cavalli
costretti a stare nei box perché la maggior parte delle
persone ha un grande parco dove tenere i propri cavalli. Il nostro
spazio era vicinissimo all’abitazione della padrona di Ramlin,
quindi c’era sempre qualcuno che provvedeva a controllare se c’era
fieno, acqua e se l’erba era sufficiente per tutti. Eh sì,
perché non c’eravamo solo io e Ramlin, ma anche la sua
puledra e una piccola e simpaticissima asinella! Insomma devo dire
che è stata una vera e propria pacchia. Il mio padrone
faceva colazione in giardino e ci osservava per ore mentre noi
giocavamo a rincorrerci. Ogni tanto prendeva uno di noi per giocare
un po’ e gli altri osservavano tutto quello che lui faceva con il
prescelto. Ammetto che ero un po’ geloso quando non sceglieva
me…
E’ bello sentirsi sempre in compagnia e soprattutto non sentirsi
trascurati… purtroppo so che non per tutti i cavalli i mesi di
vacanza estiva sono così piacevoli perché quando i
proprietari partono, i cavalli si ritrovano per settimane chiusi
sempre nello stesso box senza avere la possibilità di
svagarsi, di muoversi. Così, sentendosi soli e trascurati,
spesso accade che si inventano dei brutti atteggiamenti che poco a
poco diventano vizi come quello che voi chiamate “ballo dell’orso”
ed altri ancora…
Vorrei che fossero tutti fortunati come me! Il mio padrone non mi
trascura mai, è davvero molto affettuoso, pensate che quando
mi parla usa lo stesso tono col quale si rivolge al suo bimbo e mi
fa le coccole come quando le fa alla sua adorabile mogliettina…
insomma mi sento proprio un membro della famiglia e voglio
veramente tanto bene a tutti e tre!
Firmato… il vostro cavallo.
Ornella Lessio
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