Il progetto LIFE New4Cartridges, coordinato da Eco Store, si concentra sul mercato delle cartucce d’inchiostro per dare vita a un approccio sostenibile.
Innovazione d’impresa e sostenibilità: al centro ci sono le persone
Tutela delle persone e rispetto per l’ambiente: CCM Coop Cartai Modenese presenta il suo primo bilancio di sostenibilità.
“Una sintesi di ciò che siamo e di ciò che vogliamo fare nei prossimi anni per contribuire ad un mondo migliore, ispirandoci ai valori di collaborazione tra le persone e responsabilità verso gli altri e il territorio”. Così CCM Coop Cartai Modenese, azienda di produzione packaging specializzata in soluzioni in carta e in materiali riciclabili e compostabili, definisce il suo primo bilancio di sostenibilità, sottolineando sin dal principio la grande importanza che da sempre il gruppo dà al benessere di persone e lavoratori, con uno sguardo ampio anche nei confronti del territorio.
Il documento, realizzato in collaborazione con LifeGate, non solo delinea i pillar fondamentali e i principali risultati in termini di performance ambientali, sociali e di governance dell’azienda, ma si pone anche come strumento informativo e di valore, utile a individuare le azioni da mettere in campo per avviare una transizione verso un’economia circolare e inclusiva. Uno degli obiettivi di CCM, infatti, è da sempre quello di informare e sensibilizzare i propri clienti e partner sui temi sociali e ambientali che ruotano attorno al packaging, mantenendo un dialogo costante con i propri stakeholder.
Il report, inoltre, è il punto di partenza di un percorso che vedrà impegnata l’azienda nei prossimi anni. In un momento storico in cui le sfide ambientali e sociali non possono essere ignorate, il gruppo riflette su quale possa essere il proprio contributo al percorso di sviluppo sostenibile di un settore cruciale per la vita delle persone come quello del packaging alimentare, confermando il proprio approccio innovativo e di prospettiva.
Perché il primo bilancio di sostenibilità
Come sottolineato dal presidente e direttore amministrazione, finanza e controllo Davide Faietti durante la presentazione del report avvenuta in occasione delle celebrazioni per i cinquant’anni dell’azienda, sin dalla sua fondazione CCM si è posta come traguardo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità, prima ancora di averli identificati come tali. Operando in uno dei settori con i più alti livelli di circolarità in Italia, dati dalla capacità di recupero e riciclo della carta e dei materiali in cellulosa, ed essendo costituita come cooperativa da cui deriva forte il valore delle persone, la sostenibilità è già nel Dna dell’azienda.
Ora, con il supporto di LifeGate, questi obiettivi sono stati messi a sistema nel breve, medio e lungo periodo per un approccio sempre più strutturato e strategico verso la sostenibilità, come evidenziato anche da Paola Bezzi, sustainability manager LifeGate: “Il nostro ruolo è stato quello di sistematizzare con un approccio analitico tutti quegli aspetti che dimostrano come l’azienda già integra la sostenibilità nei processi aziendali e nelle relazioni con gli stakeholder, mettendone in luce i tratti distintivi su cui costruire un percorso di continuo miglioramento. Il primo report di sostenibilità di Coop Cartai Modenese ha l’obiettivo di raccontare questo percorso, che non termina oggi ma, anzi, è appena cominciato”.
Infatti, oltre a prendere in esame diverse aree – dall’organizzazione agli impatti sociali e ambientali fino alla gestione della filiera –, identificare i temi di sostenibilità significativi e attuali che caratterizzano il contesto di riferimento in cui opera CCM e delineare come questi aspetti vengano già gestiti dall’azienda, nel report viene proposto un vero e proprio piano con azioni concrete che il gruppo si impegna a portare avanti nel triennio 2022-2025.
I pilastri strategici di sostenibilità per CCM
Il piano di sostenibilità si basa sui tre valori fondamentali di CCM – persone, packaging e progetti – che ne definiscono le quattro aree di impegno: approccio umano in ogni attività, partner di sviluppo, innovazione sostenibile e operare responsabilmente.
I quattro pilastri del piano di sostenibilità sono stati formulati tenendo conto del contributo che l’azienda, grazie al suo impegno, può dare alla realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable development goals – Sdgs) delineati dalle Nazioni Unite nel 2015, distinguendo tra i target a cui il gruppo può contribuire in modo diretto grazie alle proprie azioni, come la promozione della salute e della sicurezza dei dipendenti, da quelli a cui l’utilizzo dei prodotti può dare un contributo indiretto, come il favorire l’accesso ad un’alimentazione sicura.
Ad esempio per l’obiettivo 13, lotta contro il cambiamento climatico, CCM si impegna a diminuire i consumi energetici e a utilizzare energia rinnovabile, come quella proveniente dall’impianto fotovoltaico installato su mille metri quadrati di superficie, la cui produzione nel 2021 è arrivata a coprire il 41 per cento del fabbisogno elettrico di una delle sedi modenesi dell’azienda.
Per l’obiettivo 12, consumo e produzione responsabili, l’azienda si ispira ai princìpi di economia circolare per evitare la generazione di sprechi e rifiuti e nel 2021 ha ridotto i propri rifiuti del 24 per cento rispetto al 2020 e del 41 per cento rispetto al 2019.
O ancora per l’obiettivo 3, salute e sicurezza, da un lato CCM garantisce il benessere e la sicurezza dei propri lavoratori; dall’altro, la sicurezza alimentare dei propri prodotti, applicando un rigido sistema di controlli interni ed esterni e con l’istituzione di un’unità di crisi per la gestione tempestiva delle eventuali emergenze in ambito di sicurezza alimentare.
CCM: al centro ci sono le persone
La dimensione della relazione tra le persone è uno dei pillar fondamentali dell’azienda, come sottolineato in apertura dell’evento di presentazione anche da Carla Balboni, presidente del gruppo per dodici anni e attuale direttore risorse umane: CCM è nata nel 1972 dalla volontà di nove soci che hanno scelto volutamente il modello cooperativo come modello di democrazia e lavoro autogestito, ponendo l’accento sui valori di collaborazione tra le persone e di responsabilità verso gli altri.
Come racconta Davide Faietti, attuale presidente di CCM, oggi l’azienda conta centotrenta tra dipendenti, soci e collaboratori e cinquant’anni di storia, ma continua a mettere in primo piano le persone sia all’interno dell’azienda che al di fuori, con un occhio di riguardo per il territorio modenese nel quale il gruppo opera, impegnandosi a valorizzare le idee e il lavoro dei propri dipendenti attraverso la creazione di un ambiente stimolante e collaborativo, promuovere lo sviluppo professionale e personale e porre attenzione al benessere di ciascun individuo.
Per questo nel 2021 il gruppo ha erogato più di trecento ore di formazione, arricchendo non solo le competenze professionali e tecniche, ma anche le cosiddette competenze trasversali, e ha aumentato del trentacinque per cento i propri investimenti in welfare aziendale.
Anche il legame con il territorio è molto forte, tanto che CCM ne supporta la comunità con sostegni concreti e donazioni a gruppi in difficoltà e iniziative per lo sviluppo sociale e culturale: proprio in occasione dei festeggiamenti per i cinquant’anni, il gruppo ha donato un veicolo attrezzato ai volontari dell’associazione Croce Blu di Modena che si occupa del trasporto di malati e anziani.
Parola d’ordine: innovazione
Il settore del packaging sta attraversando un momento di importante evoluzione: con l’aumento della consapevolezza dei consumatori e di tutti gli attori del mercato rispetto agli impatti ambientali dei prodotti da imballo, negli ultimi anni l’innovazione si è concentrata sui temi di progettazione e design, scelta dei materiali e fine vita del prodotto.
La vita di un incarto o di una vaschetta, infatti, è molto breve e i materiali impiegati per la loro realizzazione sono destinati a diventare rapidamente dei rifiuti. La maggiore sfida per la filiera, dunque, è quella di rivoluzionare i concetti di packaging e rifiuto, intervenendo sul design e sulle caratteristiche dei materiali per permettere il recupero, il riciclo o il riutilizzo di incarti e imballi.
Per questo il gruppo CCM è impegnato costantemente in attività di ricerca per lo sviluppo di prodotti rispondenti alle nuove aspettative di sostenibilità, con la messa a punto di nuovi prodotti all’avanguardia. Per esempio, nel 2020 è stato immesso sul mercato un particolare sacchetto in carta con finestra per rosticceria che, oltre a soddisfare i requisiti di funzionalità, è completamente riciclabile nella carta. Questa innovazione ha valso al prodotto il titolo di finalista all’Oscar dell’imballaggio – Best packaging 2020.
E ancora, nel 2021 sono state introdotte sul mercato principalmente linee di articoli compostabili, tra i quali la vaschetta che utilizza il BeBio® system: in polpa di cellulosa o cartoncino e rivestita in biopolimero proveniente da fibre certificate Fsc, può essere sigillata attraverso un film in carta, anch’esso rivestito da un lato in biopolimero, così da poter essere conferita sia nella raccolta della carta che smaltita nell’organico. Selezionata come finalista all’Oscar dell’imballaggio 2022, come sottolineato anche da Cristian Ceriani, direttore commerciale e marketing di CCM: “Il prodotto rappresenta il coronamento dei valori dell’azienda perché creata da persone che hanno collaborato ad un progetto di packaging sostenibile”.
Il futuro sostenibile di CCM
La sfida che CCM si pone per il futuro è quella di continuare a portare avanti i valori di responsabilità e cooperazione, tutelando le persone, realizzando progetti innovativi ed investendo sempre di più nella ricerca per prodotti rispettosi dell’ambiente.
In un momento di crisi come quello attuale, l’evoluzione del settore del packaging coinvolgerà produttori e consumatori in interessanti sfide e opportunità: “Ci troviamo in un momento estremamente complesso, per l’Italia e per l’Europa. La congiuntura economica è segnata da profonda incertezza, in un mondo che sta faticosamente cercando nuovi equilibri geo politici, con tutti i rischi che ne derivano”, ha affermato il presidente Davide Faietti, “Sono certo che con una visione lungimirante sarà possibile affrontare nuove sfide e rendere il nostro business sempre più competitivo”.
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