Un rapporto di Greenpeace sulla sicurezza nelle centrali nucleari francesi è stato giudicato così preoccupante da essere pubblicato solo in versione “light”.
C’è stata una perdita radioattiva in New Mexico, forse per colpa della lettiera per gatti
C’è stata una perdita radioattiva nel Waste Isolation Pilot Plant vicino a Carlsbad, in New Mexico, dove migliaia di fusti di rifiuti radioattivi provenienti da armi nucleari e laboratori di ricerca sono sepolti in caverne di sale profonde 640 metri. L’incidente, avvenuto il 14 febbraio, ha esposto 22 operai a livelli di radiazioni definiti “bassi”,
C’è stata una perdita radioattiva nel Waste Isolation Pilot Plant vicino a Carlsbad, in New Mexico, dove migliaia di fusti di rifiuti radioattivi provenienti da armi nucleari e laboratori di ricerca sono sepolti in caverne di sale profonde 640 metri. L’incidente, avvenuto il 14 febbraio, ha esposto 22 operai a livelli di radiazioni definiti “bassi”, ma si classifica comunque come il più grave guasto da quando l’impianto è stato aperto, nel 1999. Questo è l’unico impianto negli Stati Uniti autorizzato per lo stoccaggio di rifiuti transuranici.
Dal giorno dell’incidente, tutti gli arrivi previsti di carichi di materiali provenienti da laboratori e caserme, contaminati da radioisotopi vari, tra cui il plutonio, sono sospesi fino a data da destinarsi.
Gli investigatori avevano affermato che la causa di tutto è stata una reazione chimica tra i sali di nitrato e la lettiera per gatti usata come strato assorbente a generare calore sufficiente a fondere i sigilli di un serbatoio. Purtuttavia, però, gli esperimenti condotti nel laboratorio di Los Alamos e in altri centri di ricerca nucleare non sono riusciti a replicare in ogni modo questa reazione chimica, quindi la spiegazione dell’incidente parrebbe allontanarsi. Intanto, di barili ricolmi di scorie pericolose ce ne sono altri 500 lì. Per il momento sono “intatti”, come rassicura la portavoce del Dipartimento Usa dell’Energia Lindsey Geisler. Che però confessa: “Ci sono ancora molte cose che non capiamo”. E l’11 marzo è stato registrato un nuovo picco di radiazioni, anche questo senza spiegazione.
Secondo i manager del Waste Isolation Pilot Plant ora ci potrebbero volere tre anni per ritornare operativi, e intanto la situazione si complica. Ci sono container di rifiuti transuranici stoccati momentaneamente a Los Alamos e nell’Idaho National Laboratory, e gli stessi tecnici di Los Alamos il mese scorso hanno notificato allo Stato di non poter mettere per ora in sicurezza altri serbatoi collocati su una mesa a rischio di incendi. Come se non bastasse, l’Idaho National Laboratory deve entro il 2018 trovare una collocazione più sicura per un’altra batteria di serbatoi di rifiuti dal deserto dell’Idaho, provenienti da una ex fabbrica di armi nucleari.
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