Cédric Chouviat ha implorato sette volte i poliziotti
Anche in questo caso a riecheggiare nelle menti e a riempire le prime pagine dei giornali sono le parole pronunciate dall’uomo – Cédric Chouviat, 43 anni, padre di famiglia – durante il controllo. Mentre era schiacciato dal peso degli agenti sul proprio corpo: “Sto soffocando”.
La vicenda è stata raccontata solo ora dai giornali francesi, perché solo ora è stato possibile accedere alla registrazione della voce del rider. Che per sette volte ha supplicato gli agenti. Questi ultimi hanno risposto dichiarandosi innocenti e spiegando di non aver sentito le parole dell’uomo: “Stava resistendo e ne è scaturita una lotta durante la quale ha parlato, a fianco ad una strada con forte circolazione e dunque rumore di fondo”, ha affermato l’avvocato di due dei poliziotti.
A delivery driver in France was placed in a chokehold by police and reportedly told them "I'm suffocating" seven times in 22 seconds.
Cedric Chouviat died after the arrest in January, but newly released footage has renewed calls for justice by his family. pic.twitter.com/NAPNmI5uE3
Per ricostruire l’accaduto, un esperto dell’Istituto di ricerca criminale della gendarmeria francese ha analizzato tredici video. Nove filmati dallo stesso rider, altre tre registrati da uno degli agenti e l’ultimo da un automobilista che passava lì per caso. I poliziotti indicano che le parole di supplica di Chouviat si sentirebbero chiaramente in alcune delle registrazioni poiché l’uomo avrebbe indossato un auricolare. Circostanza che però non è stata confermata.
Secondo una perizia della gendarmeria i dialoghi sono “quasi tutti comprensibili”
Tanto più che la perizia della gendarmeria indica che “la quasi totalità” degli scambi tra il rider e gli agenti “è comprensibile” nei tre video filmati proprio dalla polizia. Per questo il ministro dell’interno Christophe Castaner si è detto “scioccato” e ha parlato di “elemento che pongono gravi interrogativi” sul comportamento delle forze dell’ordine.
La famille de Cédric Chouviat a interpellé Emmanuel Macron. Pourquoi les policiers ne sont-ils pas suspendus ? Pourquoi la clef d’étranglement est-elle toujours autorisée ? Pourquoi un tel silence des autorités ? Les interrogations sont nombreuses. https://t.co/l9TODB93lF
Sul caso – originato da un banale controllo stradale nei pressi della Tour Eiffel – è stata aperta un’inchiesta. I quattro poliziotti sono stati convocati per essere ascoltati dal giudice istruttore all’inizio di luglio. Nel frattempo, la famiglia ha sporto denuncia con l’accusa di “violenze volontarie da parte di funzionari pubblici”, chiedendo la sospensione degli agenti.
Un ragazzo di 17 anni è stato ucciso vicino Parigi durante un fermo della polizia mentre era alla guida di una macchina. Dalla sua morte, rivolte, scontri e violenze si ripetono in tutta la Francia e riaprono il dibattito sul ricorso alla violenza da parte delle forze dell’ordine e sulle leggi che la regolano.
Drogata e stuprata per anni, Gisèle Pelicot ha trasformato il processo sulle violenze che ha subìto in un j’accuse “a una società machista e patriarcale che banalizza lo stupro”.