Sulle coste della Nuova Zelanda si è verificata una strage di esemplari di pinguino blu minore.
I cambiamenti climatici hanno provocato un innalzamento delle temperature delle acque oceaniche.
I pinguini non riescono a cacciare e muoiono di fame.
Purtroppo, una brutta notizia giunge dalle coste della Nuova Zelanda. Nelle ultime settimane sono stati ritrovati sulle spiagge della costa settentrionale i piccoli corpi di centinaia di Eudyptula minor, il pinguino blu minore. Conosciuti dai locali come Kororā, sono l’unica specie del genere Eudyptula, sono originari della Nuova Zelanda e inoltre sono i più piccoli pinguini al mondo. Sono molto facile da osservare sugli scogli o in acqua, ma a riva si recano solo di notte per prendersi cura dei nidi.
La nuova minaccia per i pinguini
In passato erano molto diffusi; ora invece, a causa dello sviluppo urbano, si trovano solamente nelle isole periferiche dove c’è meno disturbo. Ad oggi, sono dichiarati a rischio di declino dal dipartimento della Conservazione neozelandese, a causa della predazione ad opera di cani, gatti e furetti, ma anche a causa di numerosi incidenti stradali o con le imbarcazioni. Secondo BirdLife International, si stimano circa 500mila adulti riproduttivi. Tuttavia, devono affrontare una nuova minaccia: la malnutrizione. Proprio così: secondo le autorità, i pinguini stanno morendo a causa della fame poiché non riescono a reperire il cibo necessario in mare.
Severe weather & heat are causing animals to die en masse. Hundreds of little blue penguins are washing up dead on New Zealand beaches; and in the U.S., thousands of cattle died from extreme heat stress. Scientists say climate change is likely the culprit. https://t.co/L7co3hio8K
Recentemente le acque marine settentrionali della Nuova Zelanda hanno subito un’ondata di caldo intensa, unite alle condizioni naturali del ciclo climatico de La Niña. Questo fenomeno potrebbe essere responsabile dei cambiamenti di temperatura delle acque neozelandesi, dato che provoca il raffreddamento dell’acqua lungo la costa pacifica del Sud America, spingendo le correnti più calde verso l’Australia e la Nuova Zelanda. Ma c’è un altro fattore da tenere presente, come sempre: l’essere umano. Infatti, a causa dei cambiamenti climatici si sono registrati i livelli più caldi delle temperature oceaniche.
Come i cambiamenti climatici stanno uccidendo i pinguini
I cambiamenti climatici possono essere i responsabili di queste morti, con un numero che potrebbe continuare a crescere. L’incremento della temperatura dell’acqua porta i pesci di cui i pinguini si nutrono (ad esempio le sardine) a spingersi verso profondità sempre più elevate.
I pinguini, anche se il loro nome Eudyptula significa “ottimi piccoli subacquei”, riescono a cacciare dai venti ai trenta metri al di sotto della superficie del Pacifico. Quindi, con la loro principale fonte di cibo ormai fuori portata, non riescono a cibarsi a sufficienza perdendo peso e morendo di fame. I corpi sono stati ritrovati ormai “pelle e ossa” e non avevano più neanche lo strato di grasso necessario per l’isolamento termico.
La situazione potrebbe peggiorare
Gli scienziati che si sono occupati del caso, inizialmente, pensavano che le morti fossero dovute a una malattia o a qualche possibile esposizione a tossine. Successivamente, eseguendo l’autopsia sui pinguini, hanno stabilito che il loro peso era poco meno della metà del peso normale. Con un corpo in quelle condizioni diventa impossibile immergersi. La preoccupazione è che, se questi eventi di morte di massa si continueranno a ripetere, i pinguini non saranno in grado di riprendersi rischiando l’estinzione. E, come aggravante, in futuro le conseguenze dei cambiamenti climatici potranno essere anche peggiori. Staremo a vedere.
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