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Bologna nuovo polo culturale internazionale con il Centro Arti e Scienze Golinelli di Mario Cucinella
È stato inaugurato a Bologna il nuovo Centro Arti e Scienze Golinelli, una struttura firmata dall’architetto Mario Cucinella e dedicata soprattutto all’educazione e alla formazione dei giovani.
Il nuovo Centro Arti e Scienze Golinelli sorge accanto all’Opificio Golinelli a Bologna e va a completare, con un forte valore artistico e simbolico, la cittadella per la conoscenza e la cultura. Il centro è vocato a rifondare il dialogo tra arte e scienza e diventerà uno dei poli educativi e culturali più attrattivi in Europa. I numeri attesi e il modello culturale ne fanno uno dei più grandi laboratori sperimentali a fine didattico nel campo delle scienze e della tecnologia. Lo studio dell’architetto Mario Cucinella è stato scelto per la progettazione dell’edificio, realizzato dall’azienda bolognese Nbi del gruppo Astaldi, per l’eccellenza dei suoi progetti architettonici e la sua attenzione ai temi della sostenibilità e dell’impatto ambientale.
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Il nuovo Centro Arti e Scienze Golinelli
A breve la Fondazione Golinelli, creata a Bologna nel 1988 allo scopo di promuovere l’educazione, la formazione e la cultura, avvierà ulteriori lavori di ampliamento che in un anno arriveranno a interessare una superficie complessiva di 14.000 metri quadri. Il centro dedicato alle arti e alle scienze è uno dei fulcri di quest’area ed è costituito essenzialmente da due elementi semplici ed essenziali. Il primo è il padiglione, vero e proprio cuore dell’edificio con un volume chiuso di dimensioni 30 per 20 metri e alto 8, caratterizzato da una geometria pura e semi-trasparente. Il secondo è la sovrastruttura modulare che avvolge il padiglione, percorribile dai visitatori in alcune sue parti e che permette di accedere a piccole terrazze panoramiche che si affacciano sulla città.
La pianta rettangolare è la cornice dove si svolgeranno la maggior parte delle attività che la Fondazione Golinelli promuove: un grande spazio di circa 700 metri quadri (che si aggiungono ai 9.000 dell’Opificio), volto alla massima flessibilità e destinato a ospitare esposizioni, incontri, conferenze mostre e spettacoli.
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Il nuovo centro vuole essere “una metafora dell’espansione della vita stessa, rappresentata in primo luogo dalla griglia modulare che costituisce il leggero e vibrante involucro esterno della struttura – racconta Cucinella –. Con il nuovo padiglione rinasce lo stretto legame tra architettura e arte, entrambe espressioni della società. Come l’arte infatti, l’architettura è una forma di cultura non solo artistica, ma anche di natura sociale, che deve contribuire a migliorare la vita delle persone”
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Imprevedibile, la mostra
Il primo evento a essere ospitato nel Centro Arti e Scienze Golinelli è la mostra Imprevedibile – essere pronti per il futuro senza sapere come sarà in cui sono esposti i lavori di 16 giovani artisti italiani e stranieri e che è visitabile fino al 4 febbraio 2018. Articolata in sei sezioni e ispirata da un’idea del collezionista e filantropo Marino Golinelli, da cui prende il nome la fondazione, si avvale di un allestimento firmato sempre dallo studio di Cucinella. L’esposizione traccia un’ipotesi di futuro a partire dalle opere degli artisti contemporanei Pablo Bronstein, Tomas Saraceno e Ai Weiwei.
Golinelli e “l’eredità per il sogno dei giovani”
Il nuovo centro non sarà un semplice spazio espositivo: ospiterà infatti un programma pluriennale di iniziative culturali con l’obiettivo di immaginare il futuro e stimolare un insieme di azioni educative, formative e imprenditoriali per i giovani, il tutto in linea con il piano di sviluppo pluriennale della fondazione intitolato Opus 2065 che mira a supportare le giovani e giovanissime generazioni nel loro percorso di crescita con l’idea che l’educazione sia il motore dello sviluppo economico e sociale. In questo modo la Fondazione Golinelli continuerà ad essere uno dei centri di riferimento nei settori dell’educazione, della formazione, della scienza, della ricerca e dell’impresa.
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