Sulle Dolomiti sono apparsi degli adesivi che invitano a riflettere sugli impatti dell’overtourism. Dopo Spagna e Grecia, il dibattito arriva anche in Italia.
Charlie Sheen dalla parte dei delfini, accuse al governo danese
L’attore americano, che ha donato un’imbarcazione usata dagli attivisti di Sea Shepherd, accusa le autorità danesi, complici del massacro di cetacei.
In Danimarca, nelle isole Far Oer, ogni anno il mare si tinge di rosso. È il sangue di migliaia di globicefali (Globicephala melas), conosciuti anche come balene pilota, che trovano la morte per mano degli isolani, in una vera e propria festa chiamata “Grindagrap”. I mammiferi marini vengono circondati dalle barche e spinti verso piccole baie prestabilite che si trovano a ridosso delle città, verso l’acqua bassa. Qui vengono fatti a pezzi con uncini, ganci e coltelli nel perpetuarsi di quella che viene definita una “tradizione culturale”.
Anche la star di Hollywood Charlie Sheen, protagonista di grandi pellicole come Platoon e Wall Street, si è schierata apertamente contro la mattanza dei cetacei e ha criticato le autorità danesi per aver arrestato quattordici volontari di Sea Shepherd Conservation Society (organizzazione no-profit che si occupa della difesa della biodiversità marina), impegnati nell’operazione GrindStop 2014, campagna in difesa dei globicefali. Gli attivisti, disarmati e impegnati a far rispettare una legge europea che impedisce l’uccisione dei cetacei, sono stati arrestati dalle forze dell’ordine danesi per aver provato a salvare i delfini, entrando in acqua e facendogli letteralmente scudo, frapponendosi fra un branco di 33 globicefali e i loro carnefici.
Charlie Sheen ha donato uno dei tre gommoni usati dai volontari di Sea Shepherd per cercare di salvare gli animali. «I balenieri feringi oggi hanno brutalmente massacrato un intero branco di 33 globicefali, molte generazioni sono state strappate al mare, e la Danimarca è complice delle uccisioni – ha dichiarato l’attore – sono orgoglioso del fatto che un’imbarcazione che porta il mio nome fosse lì e che abbia fatto tutto il possibile per cercare di fermare questa atrocità». La marina danese, oltre ad aver arrestato gli attivisti, ha poi sequestrato le imbarcazioni. «Lo Zodiac denominato BS SHEEN, da me donato agli sforzi instancabili ed eroici del capitano Watson, è stato vergognosamente sequestrato. Questo livello di corruzione insidiosa e viziosa deve essere affrontata in maniera rapida e dura».
Grazie agli sforzi degli ambientalisti molti globicefali sono stati intercettati e allontanati prima di avvicinarsi alle isole, inoltre è ormai evidente il coinvolgimento del governo danese. Sea Shepherd chiederà al Parlamento europeo di prendere provvedimenti contro la Danimarca, membro dell’Ue, in quanto essa presta la propria collaborazione a un massacro illegale di cetacei.
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