Secondo i filmati diffusi dalla polizia, il tredicenne Adam Toledo aveva le mani alzate quando è stato ucciso da un colpo di arma da fuoco esploso da un agente.
Adam Toledo aveva solo tredici anni quando la notte del 29 marzo è stato colpito fatalmente da un colpo di arma da fuoco esploso da un agente della polizia di Chicago. Il filmato della bodycam, la telecamera indossata dai poliziotti, mostra il ragazzo disarmato e con le mani alzate, attimi prima di venire colpito.
Cos’è successo ad Adam Toledo
La tragedia è avvenuta intorno alle 2:30 del mattino, dopo che la polizia era stata attirata sul luogo dal rumore di alcuni spari. Secondo le ricostruzioni, Toledo sarebbe stato in compagnia di Ruben Roman, un ragazzo di 21 anni, che sarebbe il vero responsabile degli spari e che è stato arrestato.
Nel filmato della bodycam si vede che, dopo un breve inseguimento, un agente ha raggiunto Toledo in un vialetto. Gli ha intimato di fermarsi e gettare l’arma che, secondo le autorità, aveva in mano. Stando alla ricostruzione della polizia, infatti, Toledo l’avrebbe gettata dietro la staccionata attimi prima di girarsi con le mani alzate verso l’agente, che un secondo dopo gli ha sparato. Eric Stillman, questo il nome del poliziotto, si è poi avvicinato al ragazzo e, accortosi della gravità della ferita, ha chiamato l’ambulanza e ha cercato di rianimarlo, invano.
Le reazioni della comunità alla morte di Adam Toledo
Il Chicago Tribune ha definito Toledo una delle persone più giovani uccise nello stato dell’Illinois da diversi anni. La sindaca della città, Lori Lighfoot, ha definito il video “atroce e straziante” e ha lanciato un appello alla calma.
The facts and the circumstances around this case are under investigation, but we must ask ourselves how our social safety net failed this boy leading up to the tragic events in the early hours of Monday morning.
— Mayor Lori Lightfoot (@chicagosmayor) April 1, 2021
Questa purtroppo è solo l’ultima di una serie di tragedie che nell’ultimo anno si sono verificate ovunque negli Stati Uniti. Solo pochi giorni fa, la polizia di Minneapolis aveva ucciso Duante Wright, un ragazzo afroamericano di 20 anni, ad un posto di blocco. Lo scorso mese, nella stessa città, è cominciato il processo contro l’agente Derek Chauvin, per l’omicidio di George Floydche l’anno scorso ha sconvolto gli Stati Uniti e il resto del mondo.
Il partito Sogno georgiano confermato con il 53,9 per cento dei voti. Ma piovono accuse di brogli e interferenze. L’Ue chiede di indagare. Intanto la presidente del Paese invita alla protesta. I vincitori: “Questo è un colpo di Stato”.
Due leggi approvate da Israele a larga maggioranza renderanno di fatto impossibile per l’Unrwa operare a Gaza e in Cisgiordania. La comunità internazionale insorge.
Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.
Continua l’assedio israeliano su Gaza nord, dove per l’Onu l’intera popolazione è a rischio morte. Nuovi missili contro l’Iran, mentre in Libano uccisi tre giornalisti.
Dopo tredici anni di conflitto, la crisi umanitaria in Siria è una delle più gravi. Grazie anche al lavoro di WeWorld insieme alla cooperazione italiana, si cerca di dare strumenti agli studenti con disabilità per professionalizzarsi.