Finora sono morte almeno sette persone. Le forze di polizia stanno investigando per capire se gli incendi siano dolosi e hanno arrestato sette persone.
Chiedi a Eni di lasciare in pace l’Artico, firma la petizione
Pochi giorni fa la norvegese Statoil e altre grandi compagnie petrolifere hanno deciso di abbandonare l’Artico perché troppo rischioso e troppo costoso da trivellare. Firma la petizione su Change.org Lo scioglimento dei ghiacci causato dal riscaldamento globale sta rendendo accessibili molte rotte artiche finora impraticabili dove sarebbero conservate enormi quantità di gas e petrolio, tra
Pochi giorni fa la norvegese Statoil e altre grandi compagnie petrolifere hanno deciso di abbandonare l’Artico perché troppo rischioso e troppo costoso da trivellare.
Lo scioglimento dei ghiacci causato dal riscaldamento globale sta rendendo accessibili molte rotte artiche finora impraticabili dove sarebbero conservate enormi quantità di gas e petrolio, tra le fonti di energia che causano i cambiamenti climatici. Il crollo del prezzo del petrolio, però, ha rallentato la voglia di molte compagnie di mettersi alla prova in un habitat incontaminato e difficile da esplorare.
Un’area, l’Artico, che molte organizzazioni ambientaliste, come Greenpeace, vorrebbero trasformare in un santuario internazionale della biodiversità dove non sia possibile trivellare e pescare in modo distruttivo. Anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha proposto di aumentare la protezione dell’Alaska e dei suoi abitanti: caribù, orsi polari, buoi muschiati, lupi grigi. Un luogo dove non sia più possibile costruire strade e condurre trivellazioni petrolifere.
Nessuna notizia in tal senso è arrivata dall’Eni, la compagnia petrolifera italiana.
Chiedi a Eni di abbandonare tutti i progetti e le licenze di esplorazione e trivellazione acquisite e di sostenere la proposta di trasformare l’Artico in una riserva naturale
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le alluvioni in India e Bangladesh hanno colpito una delle aree più popolate al mondo. Le piogge torrenziali hanno fatto esondare i tanti fiumi di grande portata della zona. Si parla già di 3 milioni si persone colpite.
L’urgano Beryl è il più veloce ad aver raggiunto categoria 4 nella storia delle rilevazioni. Ha già colpito duramente molte isole caraibiche.
Con la decisione di proteggere 400mila ettari del Grand Canyon dalle compagnie minerarie, il presidente degli Stati Uniti inizia un’opera di rammendo di una politica ambientale finora contraddittoria.
Prima di essere declassato a tempesta tropicale, l’uragano Idalia ha causato inondazioni anche lungo le coste atlantiche, colpendo con venti oltre i 150 chilometri orari.
Da quando Elon Musk ha acquisito la piattaforma il numero di esperti di clima che la utilizzavano per arricchire il dibattito scientifico è crollato.
Una giudice del Montana ha dato ragione ai 16 ragazzi tra i 5 e i 22 che avevano fatto causa allo stato per il sostegno dato ai combustibili fossili.
Un team di metereologi e divulgatori italiani ha affrontato una spedizione in Groenlandia per toccare con mano gli effetti dei cambiamenti climatici in una delle regioni cruciali per il futuro del nostro Pianeta.
Nel giorno del suo diploma Greta Thunberg ha partecipato al suo ultimo sciopero scolastico per il clima, là dove sono nati i Fridays for future.