Il colosso Chiquita condannato per il sostegno a un gruppo terrorista colombiano

Un tribunale degli Stati Uniti ha condannato il colosso dell’agroalimentare Chiquita per aver finanziario un gruppo paramilitare colombiano.

Il colosso delle banane Chiquita Brands International è stato ritenuto colpevole da un tribunale federale degli Stati Uniti di aver finanziato, all’inizio degli anni Duemila, le milizie della Autodefensas Unidas de Colombia (Auc). Si tratta di un gruppo paramilitare colombiano, fondato nell’aprile del 1997 dall’unione di organizzazioni di proprietari terrieri e di cartelli della droga, e che nel tempo è diventato la più grande struttura paramilitare della nazione latino-americana.

Una piantagione di banane in Colombia
Una piantagione di banane in Colombia © Luis Acosta/Afp/Getty Images

Amnesty International aveva tracciato un quadro inquietante delle milizie Auc

I membri dell’Auc hanno rappresentato di fatto una forza ausiliaria dell’esercito regolare della Colombia, accusati da organizzazioni non governative come Amnesty International di essere utilizzati “per seminare terrore e insabbiare i sospetti sulle responsabilità delle forze armate nei casi di violazioni dei diritti umani”. Anche per questo, le milizie – che presentano anche una connotazione politica di estrema destra – sono considerate ufficialmente illegali, e Unione Europea, Canada e Stati Uniti le considerano un’organizzazione terroristica.

Ciò nonostante, per Chiquita si trattava di preziosi alleati, almeno stando a quanto indicato dal tribunale della Florida, al quale si sono rivolte otto famiglie di vittime. Queste ultime hanno accusato il colosso dell’agro-alimentare, specializzato nel commercio di banane, di aver versato quasi due milioni di dollari al gruppo paramilitare, nonché di averlo aiutato a trasportare armi e droga.

“Da Chiquita un sostegno prolungato, regolare e sostanziale”

Secondo la giustizia americana, si è trattato di un sostegno “prolungato, regolare e sostanziale”. Che per le normative statunitensi rappresenta un crimine, proprio per via della natura terroristica delle attività delle milizie colombiane.

Non si tratta della prima volta che il gruppo Chiquita deve rispondere di accuse di questo genere: già nel 2007 gli venne contestato di aver versato denaro alle Auc per un periodo di sei anni, e la multinazionale era stata per questo condannata. All’epoca, l’azienda aveva accettato di versare un totale di 38,3 milioni di dollari ad un gruppo di famiglie, come risarcimento danni e interessi. Altre procedure analoghe sono tuttora in corso negli Stati Uniti. Complessivamente, le persone che chiedono giustizia sono centinaia.

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