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Chiudere le Dolomiti alle auto, un’opportunità per il cicloturismo
Passo Sella chiuso alle auto ogni mercoledì di luglio e agosto 2017 come tentativo di far riposare le Dolomiti, allontanando lo stress acustico e l’inquinamento del traffico privato. La scelta di chiudere alle auto alcuni tra i passi di montagna più noti d’Italia ha però fatto nascere delle polemiche. Quello che per alcuni si trasforma
Passo Sella chiuso alle auto ogni mercoledì di luglio e agosto 2017 come tentativo di far riposare le Dolomiti, allontanando lo stress acustico e l’inquinamento del traffico privato. La scelta di chiudere alle auto alcuni tra i passi di montagna più noti d’Italia ha però fatto nascere delle polemiche.
Quello che per alcuni si trasforma finalmente in un sogno che diventa realtà, in particolare ciclisti, ambientalisti e amanti della natura, per altri non è affatto una buona soluzione. Questo nonostante nel 2009 l’Unesco abbia riconosciuto le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità, per il loro valore estetico e paesaggistico e per l’importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico.
L’esperimento della chiusura del Passo Sella sulle Dolomiti
La chiusura del Passo Sella da luglio al traffico motorizzato privato, ad eccezione di pullman, navette e mezzi a trazione elettrica, permetterà di godere maggiormente del silenzio della montagna, cosa che vale tanto per gli esseri umani quanto per gli animali. Spazio quindi a pedoni e biciclette, queste ultime sempre di più a salire le strade che portano su in cima per poi riscendere a valle. Le motociclette dovranno invece rispettare il divieto che verrà applicato per alcune ore durante la giornata.
Il Passo Sella, al confine tra le province autonome di Trento e Bolzano, viene chiuso sperimentalmente ogni mercoledì dei mesi di luglio e agosto 2017 dalle ore nove alle sedici, su decisione delle due amministrazioni locali. Una scelta che ha visto il plauso dell’alpinista altoatesino Reinhold Messner ma che ha visto l’opposizione dell’altra provincia dolomitica di Belluno, della regione Veneto, di albergatori e operatori turistici. I Club Alpini hanno invece ritenuto la proposta troppo moderata, chiudendo anche altri passi tutti i giorni nei mesi di luglio e agosto.
Messner è stato tra i principali sostenitori della chiusura dei passi dolomitici alle auto, chiedendo addirittura più coraggio e di continuare l’azione di “demotorizzazione” delle montagne famose in tutto il mondo. L’alpinista altoatesino è stato il primo ospite di uno degli eventi organizzati proprio in occasione dei mercoledì di chiusura del Passo Sella al traffico privato, un modo per incoraggiare un turismo alternativo a quello di passaggio delle macchine. Eventi e manifestazioni sono principalmente educativi (legati al mondo della montagna), musicali e culinari.
In occasione delle chiusure il trasporto pubblico della zona è stato potenziato in modo da favorire il raggiungimento del Passo Sella da parte di turisti e visitatori.
Come i passi delle Dolomiti attraggono le biciclette
Non solo turisti e ciclisti della domenica: i passi dolomitici fanno ormai parte di un ecosistema adatto per diffondere la cultura delle due ruote anche come attività sportiva. Tra giugno e luglio 2017 ci sono stati infatti ben tre eventi sportivi ciclistici. Il Dolomites bike day, un percorso di cinquanta chilometri che raggiunge i passi Falzarego, Valparola e Campolongo; il SellaRonda bike day, anch’esso non agonistico, arriva sui passi Campolongo, Pordoi, Gardena e Sella per quasi sessanta chilometri e un che raggiunge i 2070 metri di altitudine; la Maratona dles Dolomites a cui hanno partecipato novemila ciclisti, con il percorso più impegnativo lungo quasi centotrenta chilometri e con più di quattromila metri di dislivello da La Villa a Corvara.
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