La prima handbike a pedalata assistita studiata su misura per i turisti è tutta italiana: il prototipo è stato realizzato in collaborazione con l’ex pilota e campione paralimpico Alex Zanardi. La handbike elettrica Elba4All, promossa e presentata da Visit Elba, l’organizzazione ufficiale della promozione turistica dell’Isola d’Elba, sarà disponibile dal prossimo autunno in quattro esemplari
I ciclisti veloci vogliono dire addio alle piste ciclabili
In Italia il Codice della Strada prevede l’obbligo di utilizzo delle piste ciclabili laddove presenti nei pressi delle strade. Un obbligo che in alcuni contesti non viene affatto rispettato dai ciclisti. Le motivazioni che portano ad un simile atteggiamento sono varie. Innanzitutto ci sono delle piste ciclabili fatte male, scomode e con ostacoli che rallentano
In Italia il Codice della Strada prevede l’obbligo di utilizzo delle piste ciclabili laddove presenti nei pressi delle strade. Un obbligo che in alcuni contesti non viene affatto rispettato dai ciclisti. Le motivazioni che portano ad un simile atteggiamento sono varie. Innanzitutto ci sono delle piste ciclabili fatte male, scomode e con ostacoli che rallentano il viaggio. Chi ha fretta o lavora grazie alla bicicletta (un esempio su tutti: il corriere) può percepire le pista ciclabili più come un problema che come una risorsa. Soprattutto se non sono soggette a una buona manutenzione, si riempiono di sporcizia e detriti, vedono la presenza di pedoni che le usano come marciapiedi o la presenza di tanti ciclisti “tartaruga”.
Il dibattito, nato intorno all’opportunità di mantenere l’obbligo di uso delle ciclabili, ha portato in Olanda a sperimentare l’uso delle corsie stradali per i ciclisti in grado di raggiungere i 30 km/h anche qualora ci sia la presenza di una pista. Un esperimento che, se fosse reso permanente, aiuterebbe chi è veloce e ha bisogno di spostarsi in breve tempo ma anche chi va più piano e vuole pedalare in tranquillità. Senza contare la ormai diffusa presenza di bici elettriche che permette di raggiungere velocità considerevoli.
Secondo una ricerca dell’Osservatorio sulla sicurezza stradale del Regno Unito è difficile provare che le infrastrutture ciclabili riducano gli incidenti. La priorità, secondo questi studi, andrebbe comunque data alla riduzione del traffico e della velocità delle automobili. Un punto di vista sostenuto anche dalle associazioni ciclabili, che da tempo chiedono questo tipo di interventi. A cominciare dalle “zone 30”, il limite a 30 km/h per le strade che non sono ad alto scorrimento, come si sono impegnate a realizzare le città di Bologna, Milano, Torino dopo gli Stati Generali della Mobilità Nuova.
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Tutti possono ridurre il loro impatto ambientale, non solo a casa ma anche in città, in viaggio o in ufficio, dando vita a un “contagio positivo”.
Sono raddoppiati i comuni che la Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) ha voluto segnalare per l’impegno nel potenziamento della mobilità in bicicletta. A Bologna c’è stata la prima edizione della consegna delle bandiere gialle della ciclabilità italiana, che ha visto la premiazione di ben trentanove comuni. Salgono così a sessantanove i luoghi – di
Una novità tutta italiana che potrebbe ridisegnare il bike sharing così come lo abbiamo conosciuto. Spinebike è la prima community dedicata a un sistema privato di condivisione di biciclette. Per utilizzare questo servizio bisogna acquistare una delle e-bike proposte sul portale, da utilizzare in combinazione con l’app da installare su smartphone e tablet. Spinebike, come
La filosofia del bike sharing a flusso libero prende piede a Firenze e Milano. L’azienda cinese Mobike ha ottenuto la possibilità di sviluppare in Italia il sistema di condivisione di biciclette senza l’obbligo di riportarle in determinati stalli. Mobike è stato presentato nel capoluogo toscano dal sindaco Dario Nardella con la partecipazione del primo cittadino
La bicicletta Piaggio Wi-bike potrebbe essere un buon sostituto a basso impatto ambientale del classico scooter, in particolare nelle città. L’azienda di Pontedera, nota al pubblico per la produzione dei piccoli mezzi a due ruote, ha deciso di aprirsi anche al mercato delle biciclette a pedalata assistita. Wi-bike Piaggio: le caratteristiche della bicicletta a pedalata
In principio erano solo Amsterdam, Copenaghen e poche altre: le città bike friendly dell’Unione Europea, fino a qualche anno fa, erano rare e concentrate in una specifica area continentale. Dati e numeri svelati al Bike Summit di Roma dimostrano invece come la bicicletta sia ora un veicolo economico anche in Italia, oltre che un mezzo
La prima bicicletta pieghevole Peugeot con pedalata assistita si chiama eF01. La società automobilistica francese è da tempo presente nel mercato delle cosiddette folding bike, decidendo di ampliare l’offerta di mezzi a due ruote immaginati per coprire le brevi distanze o l’ultimo miglio, come ha fatto con il monopattino E-kick. Grazie a un innovativo sistema
“Bisogna parlare al cuore, ma anche al portafoglio”. Sempre più paesi europei sembrano ispirarsi a questa massima da venditore navigato per convincere i loro cittadini a preferire la bicicletta all’automobile per i loro spostamenti quotidiani e in particolare per recarsi al lavoro. Come? Incitando attraverso agevolazioni fiscali le aziende a concedere dei piccoli bonus in