Cicloturismo in Italia, dove pedalare in Veneto, Lombardia, Abruzzo

Dalla ciclabile Treviso-Ostiglia a quella dei Trabocchi: tante idee per fare cicloturismo in Italia, per escursioni in giornata o viaggi più lunghi.

Si avvicinano le vacanze estive e noi vi portiamo in bicicletta a scoprire alcune delle più belle (oltre che note) ciclovie italiane, andando a pedalare in Veneto, Lombardia e Abruzzo. Un ventaglio di proposte per fare cicloturismo in Italia con itinerari di diversa difficoltà e lunghezza, adatti a varie esigenze. Mare, collina, montagne: ce n’è per tutti i gusti!

Veneto, la regione preferita per il cicloturismo 

Per chi desidera viaggiare in bici,  il Veneto è uno spettacolo non solo dal punta di vista paesaggistico ma soprattutto per l’attenzione che da anni dedica al cicloturismo. Infrastrutture, segnaletica, servizi, intermodalità e la promozione di una cultura legata alla ciclabilità, rendono questa regione decisamente piacevole ed attraente, tanto da risultare la destinazione preferita in Italia seguita da Emilia-Romagna, Lombardia (indagine “Che cicloturista sei?” 2023, Fiab e Università Insubria).

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Lungo la ciclabile Treviso-Ostiglia © Archivio Fotografico Federazione dei Comuni del Camposampierese/Matteo Danesin foto

Esemplare da questo punto di vista è la ciclabile Treviso-Ostiglia, un percorso sicuro e ben segnalato che corre per 70 chilometri sul tracciato di un’ex ferrovia. Un corridoio verde dove si incontrano corsi d’acqua, campagne coltivate a mais e asparagi, chiese campestri e le immancabili ville venete. Il tutto su una pista attrezzata con punti ristoro, aree di sosta, noleggio bici e strutture ricettive pronte ad accogliere chi viaggia su due ruote.

Un altro itinerario interessante è la ciclovia che si snoda dal Lago di Garda a Venezia e che collega le piste ciclabili del Trentino Alto Adige con quelle del Veneto offrendo una panoramica sulla ricchezza di storia e tradizioni di questa regione.

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A Mantova nel castello di Redondesco © InLombardia

Dopo aver pedalato sul lago si attraversano le terre dei vini veronesi, il Bardolino e Valpolicella, per toccare poi Verona e Vicenza, con una sosta immancabile nel borgo medioevale di Soave. Da Vicenza, città palladiana, si prosegue poi sulla ciclabile della Riviera Berica prima e del fiume Bacchiglione poi, per raggiungere Padova. Da lì si riparte in direzione di Venezia attraversando la celebre Riviera del Brenta. Non servono troppi giri di parole per rendere l’idea della bellezza di questo itinerario che in Europa si è affermato come uno dei prodotti cicloturistici più richiesti.

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Pedalando sulla riviera del Brenta © Matteo Danesin

Per escursioni in giornata o di un paio di giorni, segnaliamo la Lunga via delle Dolomiti, una bellissima ciclablile che porta ad attraversare la conca di Cortina d’Ampezzo, per un totale di 50 chilometri. Passando dai monti al mare, segnaliamo la Ciclovia delle isole di Venezia che offre la possibilità di provare l’intermodalità bici con barca. Un itinerario semplice di 40 chilomentri che regala un’esperienza indimenticabile sulla laguna.

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La lunga via delle Dolomiti con i monti Le Tofane alle spalle © Matteo Danesin

In Lombardia su laghi e fiumi

Dal centro della città di Milano si può raggiungere Lecco procedendo prima sulla ciclabile del naviglio Martesana e poi su quella del fiume Adda, pedalando in sede protetta su asfalto e sterrato attraverso boschi e paesaggi rilassanti.

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A Lecco lungo la ciclabile su lago © InLombardia

Il territorio è costellato dalle opere ingegneristiche di Leonardo da Vinci raggruppate nell’Ecomuseo, un sistema espositivo open air. Nel finale si affiancano i laghi di Olginate e Garlate con aree naturalistiche importanti, per raggiungere infine il centro di Lecco. Da non perdere anche il villaggio operaio di Crespi d’Adda, Patrimonio Unesco. In totale 70 chilometri circa adatti anche alle famiglie, con la possibilità di percorrere solo alcuni tratti grazie ai raccordi con la linea ferroviaria.

Lungo la ciclovia dell’Adda una vecchia diga e sullo sfondo il ponte di ferro San Michele © AGaeta/Getty Images

Per chi cerca un itinerario più lungo consigliamo invece la Ciclovia dell’Oglio, una
una greenway che non stanca mai per la varietà dei paesaggi che abbraccia. Si parte dal Passo del Tonale, nel parco dell’Adamello, e (in discesa!) si arriva a Darfo Boario Terme e al lago d’Iseo attraverso la Val Camonica, che per le sue incisioni rupestri rientra nel Patrimonio Unesco. Pedalando lungo l’Oglio si attraversano le colline della Francia Corta per poi raggiungere la pianura e arrivare fino al Po, con un totale di 280 chilometri attraverso le Province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. Pedalando lungo l’Oglio si attraversano le colline della Francia Corta per poi raggiungere la pianura e arrivare fino al Po, con un totale di 280 chilometri attraverso le Province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova.

Vista panoramica della Francia Corta nella provincia di Brescia © Fedev Photo/GettyImages

Per un’escursione semplice in giornata si può considerare la ciclabile del Lago di Varese che si snoda lungo tutto il perimetro del lago per una trentina di chilometri. Un itinerario pianeggiante e con fondo al 90 per cento in asfalto, adatto anche alle famiglie con bambini e perfetto per un pic nic nel verde.

Sul lago di Varese ad Arcumeggia © InLombardia

In Abruzzo, dalla Costa dei Trabocchi agli itinerari in mtb dell’entroterra

Uno dei tratti ciclabili più belli e più noti  dell’Adriatico è sicuramente la pista ciclabile della Costa dei Trabocchi che porta in una delle zone più suggestive dell’Abruzzo, nella parte più meridionale della regione.

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I tipici trabocchi abruzzesi, costruzioni usate dai pescatori © Pixabay/Chikilino

Questa via verde prende il nome dai trabocchi, ovvero delle specie di palafitte in legno usate un tempo dai pescatori, sia per pescare – senza dover uscire in mare con la barca – sia come abitazioni. Si pedala per per una quarantina di chilometri da Ortona, tra maestose scogliere e calette nascoste, per arrivare fino a Vasto, dove si trova una riserva naturale.

La via verde Costa dei trabocchi © “Archivio Regione Abruzzo

In Abruzzo, una delle regioni più verdi del nostro paese, non mancano percorsi spettacolari nell’entroterra. Citiamo per esempio gli itinerari della Riserva regionale Sorgenti del Pescara, il Parco attrezzato delle Sorgenti sulfuree del Lavino, la Riserva regionale Calanchi di Atri, la ciclabile dell’Aterno o i sentieri nel Parco Nazionale della Majella e nel parco del Gran Sasso.

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La verdeggiante Majella nell’entroterra abruzzese © Massimo De Santis/GettyImages

Una selezione delle ciclovie e degli itinerari su strada e mtb è disponibile sulla carta cicloturistica regionale scaricabile dal portale dedicato al cicloturismo in Abruzzo. La mappa contiene 45 itinerari, ognuno dotato di un qr code grazie al quale ottenere la traccia gpx presente sulla piattaforma Koomot insieme a foto e brevi descrizioni dei tour.
Ricordiamo inoltre che su tutti i treni regionali circolanti in questa regione, compresi quelli della compagnia TUA (Trasporto Unico Abruzzese), il trasporto della bicicletta è gratuito nei limiti dei posti disponibili.

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