Come costruire un nuovo multilateralismo climatico? Secondo Mark Watts, alla guida di C40, la risposta è nelle città e nel loro modo di far rete.
La Cop 25 si terrà a Madrid, in Spagna
Dopo la rinuncia del Cile ad ospitare la Cop 25, le Nazioni Unite hanno accettato la proposta della Spagna di tenere la conferenza a Madrid.
Aggiornamento 1 novembre – Le Nazioni Unite hanno comunicato che la Cop 25 si terrà a Madrid, in Spagna, dal 2 al 13 dicembre prossimi. La candidatura della nazione europea era stata avanzata due giorni fa.
As #COP25 has officially been moved from Santiago to Madrid I’ll need some help.
It turns out I’ve traveled half around the world, the wrong way:)
Now I need to find a way to cross the Atlantic in November… If anyone could help me find transport I would be so grateful.
-> https://t.co/vFQQcLTh2U— Greta Thunberg (@GretaThunberg) November 1, 2019
La notizia ha colto di sorpresa l’attivista svedese Greta Thunberg, che si trova in questo momento in America del Nord dopo aver attraversato l’Atlantico in barca a vela. La giovane ha spiegato di aver “viaggiato per mesi nella direzione sbagliata” e di essere “alla ricerca di un’imbarcazione” per poter tornare in Europa in tempo per essere presente alla Cop 25 in Spagna.
Il governo del Cile ha rinunciato ad organizzare la venticinquesima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite (Cop 25). La storica ondata di proteste che sta attraversando il paese non consente alla nazione sudamericana di garantire il regolare svolgimento dell’evento. “È con un sentimento di profondo dolore, perché è doloroso per il Cile, che abbiamo deciso di rinunciare alla Cop 25 e al summit del forum della Cooperazione economica Asia Pacifico (Apec)”, hanno spiegato le autorità della nazione sudamericana.
BREAKING: The Chilean government won’t host the UN climate change conference, the COP25, set for December, President Sebastian Pinera says. https://t.co/gfatmHCfMj — Bloomberg Environment (@environment) October 30, 2019
Bonn e Costa Rica tra le possibili sedi della Cop 25
Il vertice Apec, in particolare, era ormai imminente, in quanto previsto per il 16 e il 17 novembre. Mentre la Cop 25 avrebbe dovuto iniziare il 2 dicembre e terminare il 13. Per ora, Pedro Sánchez, presidente della Spagna, ha proposto di ospitare il vertice a Madrid. Altrimenti potrebbero essere possibili soltanto altre due soluzioni: la prima sarebbe spostare la conferenza in Costa Rica, nazione co-organizzatrice. La seconda sarebbe quella di svolgerla presso la sede dell’Unfccc a Bonn, in Germania.
Più complicata l’idea di effettuarla a New York, presso la sede delle Nazioni Unite, dove era già stato organizzato un summit straordinario sul clima nello scorso mese di settembre. Politicamente, infatti, è difficile immaginare che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump – apertamente climatoscettico e che di recente ha ribadito la propria volontà di abbandonare l’Accordo di Parigi – voglia accogliere l’evento. Inoltre, gli ingressi sul territorio americano sono particolarmente complessi.
L’Unfccc: “Stiamo cercando soluzioni alternative”
Da parte sua, l’Unfccc ha per ora diffuso soltanto un comunicato di poche righe, nel quale la segretaria generale Patricia Espinosa ha fatto sapere di essere stata informata dal governo del Cile della decisione e di essere “al lavoro per esplorare opzioni alternative”. Ciò che è probabile è che le date non saranno confermate. È molto difficile, infatti, organizzare una Cop alla quale partecipano decine di migliaia di persone nel giro di un solo mese. È possibile invece che si scelga di spostare l’evento ai primi mesi del 2020. O addirittura che si decida di accorparlo ai negoziati climatici già previsti a Bonn nel prossimo giugno.
After a long assessment process, the Chilean Government has made the painful decision of not to host the Climate Summit COP25. pic.twitter.com/bH0f1nOv0R — COP25 (@COP25CL) October 30, 2019
Alcuni media internazionali hanno anche ipotizzato che la Cop 25 possa essere semplicemente annullata. E che si possa dare appuntamento direttamente alla Cop 26, che si terrà a Glasgow, nel Regno Unito, nel dicembre del 2020. L’appuntamento britannico è tuttavia talmente importante – è in quella sede che dovranno essere attualizzate le promesse di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra da parte degli stati – che appare molto pericoloso rinunciare alla conferenza di quest’anno. Tra i cui principali obiettivi figurava proprio la necessità di preparare il lavoro che andrà completato entro il prossimo anno.
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