L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
In Cina due amici disabili piantano 10mila alberi per l’ambiente e le generazioni future
Un corto unico, girato poco fuori Pechino, racconta la storia di Jia Wenqi e Jia Haixia, amici per la vita che hanno deciso di lasciare un mondo migliore.
“Tu sarai le mie braccia e io i tuoi occhi”. È questo il titolo del documentario che racconta l’incredibile storia di Jia Wenqi, cresciuto senza le braccia e Jia Haixia, nato cieco da un occhio che in età adulta a causa di un incidente sul lavoro divenne completamente cieco.
Dalla tragedia e dalla disperazione iniziale, come illuminati da una luce che probabilmente solo Haixia poteva vedere, nasce una storia unica e una scelta che cambierà letteralmente la vita dei due amici, ora più che mai “fratelli”. Decidono di dedicare la loro vita ad un solo obiettivo: piantare alberi per migliorare l’ambiente in cui vivono, distrutto da un’economia industriale senza freni.
Cambiare il mondo piantando alberi
“Ci siamo chiesti ‘Cosa faremo? Non possiamo semplicemente starcene qui seduti, inutili per la società’. Non avevamo molte opzioni, ma essere vivi significa avere uno scopo. Perciò ci siamo detti ‘Piantiamo degli alberi!’”. Parte così l’avventura, raccontata in un corto girato da Matt Ma, produttore artistico per GoPro, che dopo aver contatto i due amici nel villaggio di Yeli, poco fuori Pechino, ha passato tre giorni con loro girando immagini uniche con le piccole telecamere e raccontando la loro storia da insoliti punti di vista.
Essere vivi significa avere uno scopo
“Anche se siamo fisicamente limitati, il nostro spirito è illimitato”, raccontano nel film . “Allora lasciamo che le generazioni dopo di noi, e tutti gli altri, vedano cosa hanno realizzato due individui disabili. Anche dopo che ce ne saremo andati, vedranno che un uomo cieco e uno senza braccia hanno lasciato loro un’intera foresta”.
Dai fallimenti iniziali – più di 800 alberi muoiono poco dopo –, i due amici hanno imparato nuove tecniche culturali, nuovi metodi per migliorare la lavorazione della terra, arrivando così a piantumare ben 10mila alberi. Ora gli alberi stan crescendo, richiamando gli uccelli e gli altri animali: la natura torna a far sentire la propria voce. E così Haixia ha fatto voto di continuare il lavoro iniziato fino a quando esalerà l’ultimo respiro.
Una storia che parla di forza, di volontà, di empatia, di solidarietà. A tratti commovente. Una storia che non lascia spazio alla tristezza, ma infonde fiducia e speranza.
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