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CineMarmocchi, a Milano il primo cinema dedicato ai bambini
Il quartiere del Giambellino di Milano potrebbe presto ospitare il CineMarmocchi, primo cinema per bambini e famiglie, sostenuto da un crowdfunding civico.
Una favola che potrebbe diventare presto realtà. E che ha il potere di proiettarci in un futuro più sereno del presente che stiamo vivendo. È il CineMarmocchi, primo e unico cinema di Milano pensato e dedicato in modo speciale a bambini, ragazzi e famiglie, la cui sorte è ora affidata a un crowdfunding civico.
A ospitare il progetto (patrocinato dal Municipio 6 del Comune di Milano e della Fondazione ente dello spettacolo) sarà il parco delle Crocerossine, nel quartiere multietnico del Giambellino. Qui, nella periferia sud ovest del capoluogo, l’associazione culturale Project W con la casa di distribuzione cinematografica milanese Wanted Cinema, sognano di inaugurare già quest’estate un’arena all’aperto, con una “casetta fungo” dove promuovere laboratori e iniziative culturali, di aggregazione sociale e integrazione, per poi trasformarlo in un vero e proprio mini cinema in autunno.
“Per noi questo progetto è importantissimo, perché ci permette di guardare al futuro con ottimismo”, ci dice Anastasia Plazzotta, amministratrice delegata di Wanted Cinema, che come tutto il settore ha risentito e risente tuttora pesantemente della crisi pandemica. “Essere stati selezionati dal Comune per il crowdfunding civico ci fa sperare che il cinema torni più forte di prima”.
CineMarmocchi, un cinema di quartiere per tutta la città
Il CineMarmocchi rappresenta una prospettiva particolarmente felice in un quartiere periferico e multiculturale, oggi duramente colpito dalle conseguenze della pandemia, come il Giambellino. “Ci piaceva l’idea di metterci in gioco in una zona più difficile e dove non ci sono cinema (il più vicino è il Ducale di Piazza Napoli)”, ci spiega Plazzotta, che da qualche anno gestisce anche il cineclub Wanted Clan nel più prestigioso quartiere limitrofo di Porta Romana e che con la Wanted Cinema ha sempre cercato di proporre film “ricercati”, appunto, anticonvenzionali e di respiro internazionale.
Far nascere qui il primo cinema per bambini di Milano è una sfida, ma è anche un progetto in sintonia con la nostra proposta cinematografica, che abbraccia film da tutto il mondo e quindi si sposa bene con l’animo multiculturale del Giambellino.
Resa celebre dalla Ballata del Cerutti di Giorgio Gaber ambientata nel mitico bar del Giambellino, questa zona “oggi è anagraficamente molto giovane, con tante scuole e famiglie con bambini”, racconta Plazzotta. “Per noi il cinema è un servizio che la città offre ai suoi abitanti e che deve essere a portata di mano. Ci piace anche che sia all’interno di un parco e che dia la possibilità di rassegne all’aperto. Sarà un esperimento di cinema che dialoga col quartiere ma che possa anche catalizzare persone da tutta la città”.
Rassegne all’aperto ed eventi per bambini e famiglie
Dal 28 gennaio al 28 marzo 2021, chiunque lo desideri potrà sostenere la raccolta fondi, sulla piattaforma del sito Produzioni dal Basso, che sarà destinata in un primo momento a realizzare una rassegna cinematografica all’aperto nei mesi estivi del 2021 e a seguire all’acquisto della struttura che ospiterà la vera e proprio sala di proiezione, che entrerà in funzione il prossimo autunno. La soglia da raggiungere è di 31.660 euro, raggiunte le quali, il Comune metterà i restanti 47.490 euro, necessari a completare l’opera.
Costruito a misure di bambino, in stile Montessori, questo polo ricreativo sarà accogliente anche per gli adulti, con poltrone piccole e grandi e con proposte pensate anche per educare giovani e giovanissimi a comprendere a famigliarizzare col linguaggio cinematografico. Particolare attenzione sarà posta al tema della multiculturalità, con film inediti proiettati in lingua originale con sottotitoli, e con l’impegno dichiarato di coinvolgere attivamente la comunità con incontri e i dibattiti insieme a ospiti, registi e autori. Una programmazione cinematografica che, nelle intenzioni degli ideatori (tutti professionisti del settore), sarà affiancata da attività collaterali, come mostre concerti, letture, attività ludiche e all’aria aperta.
Il cinema di Milano guarda avanti
Non è la prima volta che Wanted Cinema si affida al crowdfunding per realizzare un sogno. Già nel 2017 la generosità dei cittadini aveva permesso l’apertura del Wanted Clan, cineclub e quartier generale della distribuzione cinematografica, situato in zona Porta Romana e duramente penalizzato dalle chiusure di questi mesi. “Essendo un’associazione di promozione sociale e un centro culturale, e non una vera e propria sala, siamo stati esclusi anche dai ristori”, ci racconta Anastasia Plazzotta.
Con il CineMarmocchi ora è tempo di guardare avanti, e di farlo partendo dai più piccoli, sempre meno abituati ad andare al cinema. Un trend cui la pandemia sta dando il colpo di grazia e che iniziative così coraggiose potrebbero contribuire a invertire.
A credere nel progetto, dandogli ulteriore visibilità e credibilità, sono stati già tanti volti noti e autorevoli. Da Roberto Saviano e Sandro Veronesi, al critico cinematografico Gianni Canova e il produttore Carlo Cresto-Dina, che terranno degli incontri riservati a gruppi di sostenitori dell’iniziativa.
Come spesso accade nel crowdfunding, ad ogni donazione (dalle più piccole alle più importanti), corrisponde un riconoscimento. Si va dai carnet per le visioni, agli inviti per l’inaugurazione del cinema, dagli incontri con gli autori a cimeli cinefili, come poster autografati da Paolo Sorrentino o i mitici dizionari del cinema con dedica di Paolo Mereghetti.
Cos’è e come funziona il crowdfunding civico
Il progetto CineMarmocchi è solo uno dei sette che da oggi, in contemporanea, si affidano al meccanismo del crowdfunding civico del Comune di Milano, che li ha selezionati tra i tanti progetti presentati da realtà non profit del territorio. L’impegno è semplice ed efficace e ha portato già lo scorso anno alla realizzazione di sette progetti. In pratica ogni realtà selezionata ha 60 giorni per raccogliere una parte delle risorse (il 40 per cento) attraverso piccole donazioni dei cittadini. Il Comune finanzierà il resto dei costi (il 60 per cento) con un contributo a fondo perduto fino a 60mila euro.
E così da oggi il quartiere Chiaravalle punta all’apertura di una scuola per panificatori urbani; a Dergano si cerca di attivare una piattaforma di delivery etico con il bar di gastronomia sociale Rob de Matt; al Gratosoglio l’associazione 232 vuole realizzare laboratori artistici per minori in difficoltà della Zona 5; in via Padova (zona nord est di Milano) l’associazione Progetto Aisha vuole realizzare un percorso di emancipazione lavorativa per donne appartenenti a minoranze etniche, culturali e religiose vittime di violenze; nel quartiere Corvetto l’associazione Dare.ngo vuole realizzare una scuola del digitale per ragazzi; a Trenno la scuola materna Clotilde Ratti Welcher vorrebbe garantire ai bambini la possibilità di svolgere attività didattiche all’aperto, coinvolgendo anche le famiglie del quartiere.
Tanti progetti per una Milano sempre più inclusiva, stimolante e accogliente.
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