Pordenone scavalca Trento tra le città italiane con la migliore qualità della vita, Foggia ultima. Male le grandi città e si conferma il divario tra nord e sud.
È Pordenone la città italiana con la qualità di vita migliore, seguita da Trento, mentre l’ultima della lista quest’anno è invece la città di Foggia. Queste le città che aprono e chiudono l’edizione 2020 della classifica annuale stilata da ItaliaOggi e dall’Università La Sapienza di Roma in collaborazione con Cattolica Assicurazioni.
La novità principale della classifica 2020, compilata prendendo in esame nove differenti dimensioni (affari e lavoro, ambiente, sicurezza sociale, popolazione, istruzione e formazione del capitale umano, reddito e ricchezza, reati e sicurezza, sistema salute, tempo libero) è proprio il cambio al vertice, con Pordenone che scavalca Trento, e la caduta all’ultimo posto di Foggia. Questa è la top ten:
Pordenone
Trento
Vicenza
Padova
Ascoli Piceno
Verona
Treviso
Bolzano
Udine
Siena
Più in dettaglio, dopo le due province ben salde, ci sono due nuovi ingressi: Vicenza al terzo posto (era quattordicesima) e Padova al quarto (era undicesima). Ma il salto più alto è di Ascoli Piceno: la città marchigiana passa dalla 37esima alla quinta posizione, sulla scia dei piazzamenti conseguiti nella dimensione della sicurezza sociale (dove è terza) e reati e sicurezza (dove è prima). Pordenone è la prima delle venticinque città italiane collocate nel gruppo 1, ossia quello in cui la qualità della vita è buona, in almeno cinque dimensioni su nove.
Bene Bologna, sorpresa Isernia per la sanità
Guardando invece alle singole voci disaggregate, Bolzano risulta in testa nella dimensione affari e lavoro, seguita da Bologna e Trento; la stessa Trento si riprende il primato della qualità dell’ambiente, precedendo Milano (che sale moltissimo: l’anno scorso era ventiquattresima) e Pordenone; per il numero di reati e per la sicurezza Ascoli Piceno precede Nuoro e Treviso, con Oristano quarta a testimoniare l’ottima situazione dell’intera Sardegna; Imperia, Benevento e Ascoli Piceno sono sul podio in quanto a sicurezza sociale, tutte e tre con grandi balzi in avanti rispetto al 2019; Trento, Bologna e Trieste si confermano il top per istruzione e formazione della cittadinanza, mentre a sorpresa Isernia, Terni e Cagliari sono in vetta nella dimensione del sistema salute, che contempla anche numero di posti letto e apparecchiature diagnostiche disponibili. Siena, Rimini e Aosta sono le città con la maggiore offerta per il tempo libero, mentre Milano, Bologna e Aosta spiccano per ricchezza e reddito medio dei propri cittadini.
Mezzogiorno ancora in difficoltà
Esaminando, invece, le posizioni di fondo, sopra Foggia troviamo stabile Crotone, mentre Agrigento sale due gradini. Quanto a Foggia, si piazza all’ultimo posto in quanto si classifica nel gruppo 4 (quello in cui la qualità della vita è insufficiente) in 7 dimensioni su 9. È evidente dunque, in linea generale, come permanga una netta spaccatura con le città del nord Italia, molto più avanti come qualità della vita rispetto a quelle del sud. Questa è infatti la ‘worst ten’ della graduatoria:
Caltanissetta
Barletta-Andria-Trani
Palermo
Ragusa
Vibo Valentia
Enna
Napoli
Siracusa
Agrigento
Crotone
Foggia
Deludono però senza distinzioni geografiche le grandi aree urbane: per trovare Milano bisogna scendere alla posizione 45 (era 29esima un anno fa); Roma è al cinquantesimo posto (ma in risalita dal 76esimo), Torino al 64esimo (dal 49esimo) Napoli è in coda (103esima, era terzultima). Nella classifica di quest’anno ha influito anche l’emergenza sanitaria che ha contraddistinto il 2020: i ricercatori hanno infatti inserito nella dimensione della sicurezza sociale tre indicatori sulla mortalità e sull’incidenza dei casi registrati di Covid-19, con un conseguente netto calo di tutte le città lombarde, Bergamo in primis, che furono le più colpite dalla pandemia nel corso della prima ondata.
Il presidente della Repubblica ha risposto agli attacchi di Elon Musk contro la magistratura italiana. LifeGate, intanto, interrompe le pubblicazioni su X.
L’Italia produce metà del riso europeo, soprattutto in pianura Padana. La salinizzazione dovuta alla siccità sta facendo danni, ma oggi c’è una soluzione.
Una campagna del Cnr svela una forte attività delle faglie tra le isole proprio dove sorgerà il Ponte, per la Società Stretto di Messina nessuna problema.
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.