Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Cittadinanza italiana ai figli dei rifugiati, la proposta del governo
Il governo italiano vorrebbe riconoscere la cittadinanza ai figli nati da persone a cui è stato concesso l’asilo politico. L’anticipazione è stata data alla Reuters da Domenico Manzione, sottosegretario all’Immigrazione. Oggi, infatti, i figli di rifugiati giunti in Italia perché in fuga dal paese di origine non hanno diritto alla cittadinanza italiana fino al
Il governo italiano vorrebbe riconoscere la cittadinanza ai figli nati da persone a cui è stato concesso l’asilo politico. L’anticipazione è stata data alla Reuters da Domenico Manzione, sottosegretario all’Immigrazione.
Oggi, infatti, i figli di rifugiati giunti in Italia perché in fuga dal paese di origine non hanno diritto alla cittadinanza italiana fino al compimento del diciottesimo anno di età, anche se frequentano scuole pubbliche.
La proposta di legge consentirebbe di adottare un modello simile allo ius soli (diventare cittadini di un paese per il solo fatto di essere nati sul suo territorio) in passato proposto dall’ex ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge, oggi parlamentare europea.
Il ministero dell’Interno vorrebbe quindi garantire la cittadinanza ad almeno quei bambini nati da genitori accolti nel nostro paese perché in pericolo di vita nel loro. Per Manzione questa iniziativa “manda un messaggio di accoglienza, risponde a una questione di diritti umani e rimedia a una disparità di trattamento evidente”.
Secondo quanto riportato da Reuters la circolare sarà emanata nel giro di pochi giorni. Le richieste di asilo politico registrate in Italia nel 2014 sono già 21mila, più di quelle presentate durante tutto il 2013, mentre i migranti giunti sulle coste italiane sono 40mila.
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