Singapore ha il primo posto nella classifica dei passaporti maggiormente potenti al mondo, superando il Giappone che ha detenuto il titolo per cinque anni.
L’Italia è al secondo posto insieme a Spagna e Germania con 190 Paesi in cui si può viaggiare senza visto o con restrizioni minime.
In coda alla lista Afghanistan, Iraq e Siria; luoghi dove i cittadini hanno poche possibilità di lasciare la terra natia.
Fra i vantaggi spesso dimenticati dell’avere la cittadinanza italiana va considerato anche l’ampia libertà di movimento consentita ai possessori di passaporto italiano. Grazie al documento di viaggio ci si può muovere liberamente in buona parte dell’Europa, ma per gli italiani il visto non serve anche per destinazioni esotiche come Ecuador, Fiji, Mongolia o Zambia. La conferma della potenza del passaporto per l’espatrio dei cittadini italiani arriva dal più recente Henley passport index, la classifica sui passaporti del mondo rilasciata ogni anno dall’organizzazione inglese. Il documento italiano è al secondo posto, una posizione di prestigio ben diversa da ciò che spetta a cittadini di nazioni come Iraq e Siria che si trovano alla fine della lista. Henley & Partners rileva che, nel corso della storia della classifica stilata da 18 anni, il numero medio di destinazioni a cui i viaggiatori possono accedere senza visto è quasi raddoppiato, passando da 58 nel 2006 a 109 nel 2023.
Cos’è l’Henley passport index
L’Henley passport index è la graduatoria originale e più autorevole di tutti i passaporti di tutto il mondo. La classifica viene stilata in base al numero di destinazioni a cui i titolari possono accedere senza un visto preliminare. L’indice comprende 199 passaporti e 227 destinazioni di viaggio, fornendo agli utenti le informazioni più ampie e affidabili sull’accesso e la mobilità a livello globale. Con dati storici che coprono 18 anni e analisi di esperti regolarmente aggiornate, l’indice è una utile risorsa per i cittadini e i viaggiatori di ogni angolo del globo. L’Henley passport index si basa sui dati dell’International air transport association (Iata) e classifica 199 documenti di viaggio in tutto il mondo. Viene aggiornato in tempo reale nel corso dell’anno, in concomitanza con l’entrata in vigore di modifiche alla politica dei visti.
Per cinque anni il Giappone ha occupato la posizione numero uno nell’indice, ma per l’estate 2023 il Paese asiatico è retrocesso al terzo posto e il nuovo detentore del titolo è Singapore, i cui cittadini possono visitare 193 destinazioni su 227 in tutto il mondo senza visto. Mentre l’Asia ha a lungo dominato la vetta della classifica dell’indice creato dalla società londinese di consulenza, l’Europa si sta riprendendo negli ultimi tempi, complice le politiche europee di libero movimento dei cittadini. Germania, Italia e Spagna sono salite al secondo posto con l’esenzione dal visto per 190 destinazioni, mentre Giappone e Corea del Sud sono raggiunti al terzo posto da Austria, Finlandia, Francia, Lussemburgo e Svezia. I cittadini di queste sette location possono accedere a 189 destinazioni senza bisogno di visto.
Singapore has replaced Japan for having the world’s most powerful passport, allowing visa-free entry to 192 global destinations, according to the latest Henley Passport Index https://t.co/f5n4DJSF16
Confrontando i dati dell’indice con quelli della pagina di Wikipedia che racchiude le destinazioni visa-free, si scoprono numerose occasioni di viaggio per i possessori di passaporto italiano. Fra le 190 destinazioni ci sono luoghi da esplorare come le isole Salomone o il Sudafrica. Molti Stati riservano agli italiani trattamenti di favore, come un periodo di tre mesi nei quali si può sostare nel loro territorio senza visto oppure tramite una procedura per ottenere il visto online o facilitata all’arrivo. Il consiglio, prima di acquistare un biglietto, è di consultare il sito dei Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per scoprire eventuali novità o richieste di visto per gli italiani aggiornate di recente.
Cristian H. Kaelin, presidente di Henley & Partners, ha spiegato che negli ultimi dieci anni il governo di Singapore si è impegnato per garantire una maggiore libertà di viaggio ai suoi cittadini, ottenendo l’accesso senza visto a 25 nuove destinazioni. Lo stesso hanno fatto altre nazioni del mondo: “Dal 2013 gli Emirati Arabi Uniti hanno aggiunto ben 107 destinazioni al loro punteggio di esenzione dal visto. Tuttavia, il divario di libertà di viaggio tra i primi e gli ultimi della classifica è più ampio che mai” spiega Kaelin. Alcune nazioni hanno invece perso posti in classifica: “tra i Paesi che rientrano nella Top 10, gli Stati Uniti sono quelli che hanno registrato l’aumento minore del loro punteggio, assicurandosi solo 12 destinazioni aggiuntive”. Agli ultimi posti, luoghi martoriati da difficoltà e guerre che non permettono ai possessori di passaporto locale di spostarsi con facilità in altre nazioni. I cittadini dell’Afghanistan possono visitare solo 27 destinazioni senza visto, appena sotto l’Iraq (con 29 destinazioni) e la Siria (con 30). Un’ennesima limitazione per gli abitanti di quei Paesi, persino i pochi che riescono a ottenere un documento valido per l’espatrio.
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