Un rapporto delle Nazioni Unite ha sottolineato il forte aumento delle catastrofi naturali negli ultimi due decenni, molte delle quali legate al clima.
I fenomeni meteorologici estremi e le catastrofi naturalisono aumentati fortemente nel corso degli ultimi venti anni. E la tendenza continua, confermando in pieno le previsioni degli scienziati. Da anni, infatti, questi ultimi hanno spiegato che tra le conseguenze del riscaldamento globale c’è proprio l’aumento della frequenza e dell’intensità di siccità, uragani, inondazioni.
Disaster risk governance done well can be the difference between: life and death; being injured or being fit; having a roof over your head or being homeless.
Le catastrofi naturali hanno provocato 1,23 milioni di vittime
I dati su scala mondiale sono stati indicati da un rapporto pubblicato il 12 ottobre dalle Nazioni Unite, alla vigilia della Giornata internazionale per la riduzione dei rischi di catastrofi. Secondo il quale la maggior parte degli eventi più drammatici, tra il 2000 e il 2019, si è concentrata in Cina e Stati Uniti, con rispettivamente 577 e 467 casi. Seguono l’India (321), le Filippine (304) e l’Indonesia (278).
In tutto, sono state recensite 7.348 catastrofi di ampia portata, che hanno provocato 1,23 milioni di morti. Ma le persone colpite a vario titolo sono state infinitamente di più: ben 4,2 miliardi in tutto il mondo. E i danni generati dagli eventi estremi sono giganteschi: ben 2.970 miliardi di dollari in termini di perdite economiche. A conferma della necessità di lavorare fortemente non solo sulla mitigazione dei cambiamenti climatici ma anche sull’adattamento, soprattutto nelle nazioni più esposte.
The number of natural disasters has almost doubled over the past 20 years and the climate crisis is to blame, the UN said.
Researchers said the failure to take meaningful action could turn the world into "an uninhabitable hell for millions of people." https://t.co/IjEQ9IpuVs
“Le ondate di caldo saranno il principale problema”
Le Nazioni Unite hanno specificato che le catastrofi certamente legate al clima sono passate dalle 3.656 del periodo 1980-1999 alle 6.681 degli ultimi due decenni. In particolare, il numero di inondazioni di grande entità è più che raddoppiato, raggiungendo i 3.254 episodi. “L’uomo sta dimostrando di distruggere deliberatamente. È la sola conclusione alla quale si può giungere analizzando gli ultimi vent’anni”, ha commentato la Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la riduzione dei rischi di catastrofi, Mami Mizutori.
“Un numero sempre più alto di persone – ha aggiunto – subisce gli effetti della crisi climatica”. Di qui l’appello lanciato ai governi affinché investano nella costruzione di sistemi di allerta. La dirigente ha anche specificato che “le ondate di caldo eccezionali rappresenteranno il principale problema nel corso dei prossimi dieci anni, in particolare nei paesi poveri”.
Il 2020 sarà ricordato per la pandemia, ma anche per i disastri naturali figli del clima impazzito. La conta dei danni, seppur parziale, arriva a cifre colossali.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.