La risalita del livello dei mari, provocata dalla fusione dei ghiacci polari, rappresenterà un problema nel mondo intero. Ma per alcune nazioni, in particolare, si tratterà di qualcosa di catastrofico. Un rapporto della Banca Mondiale – i cui contenuti sono stati riportati dal quotidiano britannico The Guardian – indica che, secondo le stime attuali, in futuro il 40 per cento degli edifici presenti nella capitale dello stato insulare, Majuro, potrebbe ritrovarsi definitivamente sommerso dall’oceano Pacifico.
Il 40 per cento della capitale Majuro rischia di trovarsi sommerso
Il documento spiega anche che alcune delle isole che compongono l’arcipelago potrebbero scomparire totalmente dalle carte, ingoiate dal mare. Le Isole Marshall, infatti, rappresentano una delle più minacciate in assoluto dai cambiamenti climatici. Secondo Artessa Saldivar-Sali, che ha coordinato lo studio per la Banca Mondiale, la nazione insulare potrebbe perdere infrastrutture considerate crociali per i suoi 59mila abitanti.
Rising sea levels threaten Marshall Islands’ status as a nation, World Bank report warns https://t.co/gJFy3HPZ7j
Basti pensare che, secondo le proiezioni dello stesso istituto finanziario internazionale, fino al 96 per cento del territorio di Majuro potrebbe essere sottoposto a fenomeni di inondazione frequenti. Ciò ipotizzando una risalita del livello degli oceani di un metro. Per questo le Isole Marshall, assieme ad altre nazioni particolarmente vulnerabili rispetto al riscaldamento globale, da anni chiedono al mondo di agire. La Cop26 che si terrà a Glasgow nella prima metà di novembre dovrebbe rappresentare per loro un ultimo treno per tentare di limitare i danni.
Alle Isole Marshall mancano i mezzi economici per l’adattamento
A rendere particolarmente complessa la situazione delle Isole Marshall, come sottolineato da un’analisi dell’università canadese di Sherbrooke, è anche il fatto che lo stato non possiede risorse naturali e poche merci utili per le esportazioni. Ciò comporta che i mezzi finanziari a disposizione per l’adattamento ai cambiamenti climatici sono particolarmente esigui. Anche perché da fronteggiare non ci sarà soltanto l’oceano. Gli atolli del Pacifico dovranno difendersi anche da cicloni e tempeste che risulteranno sempre più violenti e frequenti.
La modellizzazione proposta dallo studio sulle Isole Marshall, secondo il Guardian, è unica e combina assieme la risalita del livello dei mari e gli scenari legati alle inondazioni, assieme all’esposizione geografica della popolazione, delle attività economiche e delle infrastrutture. In questo modo è stato possibile determinare con più precisione gli impatti.
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