Una testata giornalistica francese è stata sanzionata per negazionismo climatico

È la prima volta che succede. CNews, testata francese che ospita tesi negazioniste, è stata multata per non aver previsto il contradditorio.

La testata televisiva francese CNews, del gruppo Canal+ di proprietà di Vincent Bolloré, è stata sanzionata per la diffusione di contenuti negazionisti riguardo al clima. In particolare, durante una trasmissione un ospite ha negato che i cambiamenti climatici siano causati dall’uomo, una tesi cara ai negazionisti del riscaldamento globale ma smentita da migliaia di studi scientifici. La sanzione è stata imposta poiché il programma non ha previsto alcun contraddittorio: l’organo di vigilanza Arcom ha multato CNews per una cifra di 60mila euro. Questa rappresenta una vittoria storica per chi combatte lo scetticismo climatico nel mondo dell’informazione.

cnews-protesta
Dimostranti reggono uno striscione contro il conduttore della Cnews Pascal Praud durante la manifestazione del Primo Maggio a Parigi, Francia, il 1° maggio 2024 © Vincent Koebel/NurPhoto

La prima volta a livello internazionale

L’8 agosto 2023, QuotaClimat, un’organizzazione che si impegna per dare maggiore spazio all’ecologia, al clima e alla biodiversità sui media, ha presentato una denuncia ad Arcom riguardo a una sequenza della trasmissione Punchline Eté, dedicata al mese di luglio 2023, il più caldo mai registrato. Durante questa trasmissione, l’economista Philippe Herlin, sostenitore di Eric Zemmour durante la campagna presidenziale del 2022 e promotore di una lista anti-transizione energetica per le elezioni europee del 2024, ha espresso tesi scettiche sul clima senza alcuna contraddizione.

“Il riscaldamento globale antropogenico è una bugia, una truffa. (…) Non è causato dall’uomo, quello è un complotto, e perché ha così tanto peso? Perché giustifica l’intervento dello Stato nelle nostre vite e lo esonera dal dover ridurre la spesa pubblica. (…) È una forma di totalitarismo ”, ha detto Philippe Herlin dopo un lungo discorso che non ha mai provocato la reazione delle altre persone presenti sul set.

È la prima volta, in Francia e a livello internazionale, che Arcom o un’altra autorità di regolamentazione emette una sanzione finanziaria per una violazione legata a una questione ambientale”, sottolineano gli attivisti di QuotaClimat.

Cnews è la FoxNews francese

Per la sua promozione delle idee dell’estrema destra francese e la diffusione di fake news e teorie cospirative, il canale è stato paragonato a una versione francese di Fox News. E questa è solo l’ultima di una lunga serie di sanzioni: tra queste, da segnalare quella ricevuta nel maggio 2022, quando Arcom ha imposto una sanzione di 200mila euro per non aver rispettato “l’obbligo di onestà e rigore nella presentazione e nel trattamento delle notizie”, in seguito a dichiarazioni estremiste di Éric Zemmour, tra gli ospiti fissi del canale.

Inoltre, a seguito di un richiamo dal Consiglio di Stato per il mancato rispetto degli standard giornalistici e della diversità, presentato dall’organizzazione Reporter senza frontiere, CNews ha lanciato una campagna d’odio e disinformazione contro la stessa organizzazione, supportata da siti di fake news creati ad hoc per screditarla.

Giustizia è fatta, quindi? È ancora presto per dirlo. Quel che è certo è che le licenze di trasmissione di CNews scadranno nel 2025, e sarà Arcom a decidere se rinnovarle o meno. Le continue sanzioni e richiami potrebbero pesare su questa decisione.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

L'autenticità di questa notizia è certificata in blockchain. Scopri di più
Articoli correlati