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Colori caldi e freddi, come agiscono sull’umore
Ogni tonalità di colore produce un determinato effetto sullo stato d’animo delle persone. Dai colori caldi a quelli freddi: ecco in che modo influiscono.
Diversi studi rivelano che i colori sono in grado di influenzare, almeno in piccola percentuale, il nostro stato d’animo suscitando diverse emozioni in base alla nuance. Comprendere, dunque, le varie sensazioni trasmesse dai colori è utile per sapere in che modo la loro presenza in ciò che ci circonda influisce sul nostro umore.
La teoria della temperatura dei colori
Molte delle suddivisioni dei colori più note si basano proprio sul principio che ogni gradazione trasmette una determinata emozione e rievoca nella mente una certa immagine o situazione. Ce lo dimostra, per esempio, la teoria che divide i colori in base alla loro temperatura. E più precisamente in colori freddi, di cui fanno parte il verde, il blu, l’indaco e il violetto, e colori caldi in cui troviamo il rosso, l’arancione e il giallo.
Questa classificazione deriva dal fatto che i colori freddi suggeriscono calma, dolcezza, riposo, contemplazione, tristezza e diverse sfumature di questi stati d’animo. I colori caldi invece eccitano, suscitano gioia, forza, potenza, attività, passione.
E nell’ambiente che ci circonda ritroviamo le stesse analogie: il sangue è rosso, la fiamma gialla, il sole arancione e sono tutti ugualmente caldi. L’acqua, le piante e la natura rigogliosa sono al contrario caratterizzati da colori freddi e dunque rilassanti. Così, se entriamo in una stanza colorata di giallo avremo sicuramente una sensazione più gioiosa e vivificante di una blu o verde, che susciterà invece tranquillità.
I colori caldi e freddi secondo Louis Turenne
Alla distinzione in base alla temperatura, si affianca una seconda classificazione che tiene conto anche delle onde elettromagnetiche prodotte da ciascun colore:
- il rosso, l’arancione e il giallo (colori caldi) hanno una radiazione positiva;
- il blu, il violetto e l’indaco (colori freddi) hanno una radiazione negativa;
- il verde è sia negativo che positivo e molti autori lo indicano come l’anello di congiunzione tra le due categorie.
Quest’ultima classificazione risale all’inizio del Novecento da Louis Turenne, scienziato di fama e ingegnere della Scuola centrale di Parigi, istituto universitario che formava i quadri dirigenti del paese. Oltre ad essere uno scienziato di punta, questo studioso era anche un grande radioestesista che ha avuto il merito di studiare, in base al metodo scientifico della radioestesia, una serie di fenomeni legati ai colori, sui quali i colleghi dell’epoca esprimevano il più totale scetticismo.
Comunicare attraverso i colori
Come viene ampiamente dimostrato dalle teorie proposte, i colori sono strettamente associati a diverse emozioni e la nostra stessa scelta di indossare o dipingere casa con un preciso colore non è del tutto casuale. I colori dicono molto di noi, della nostra personalità e del nostro stato d’animo corrente, e al contempo sono in grado di modificarne l’andamento. Il tutto sta nell’uso che ogni singolo individuo decide di farne: ciò significa che il semplice fatto di indossare una maglietta rossa può voler essere una manifestazione di buon umore come può voler rappresentare un espediente adottato per risollevare il morale.
Ad ogni modo, qualunque messaggio si voglia comunicare con l’uso dei colori, è chiaro che la loro influenza gioca un ruolo importante nella sfera emotiva delle persone. Per questo, grazie a questi possiamo decidere di cambiare le nostre giornate rendendole più rilassanti, meno buie e più allegre.
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