La Columbia Britannica, che in estate aveva registrato temperature straordinariamente elevate, è stata colpita da piogge torrenziali.
Aggiornamento 18 novembre – La Columbia Britannica ha dichiarato lo stato d’emergenza dopo le inondazioni che hanno colpito il territorio nei giorni scorsi e che continuano a rendere estremamente difficili gli spostamenti. “Benché la provincia abbia adottato tutte le misure necessarie per rispondere alla crisi, potrebbero essere necessarie decisioni straordinarie”, ha affermato il ministro della Sicurezza pubblica mike Farnworth. Il governo non esclude la possibilità di imporre un confinamento della popolazione, impedendo tutti gli spostamenti non essenziali.
Dopo i roghi e le temperature record, le inondazioni e gli smottamenti. Non c’è pace per la Columbia Britannica, nel Canada occidentale, nella quale da mesi l’impatto dei cambiamenti climatici è devastante. L’ondata di caldo senza precedenti che si è abbattuta all’inizio dell’estate nella regione è stata seguita, pochi mesi più tardi, da piogge torrenziali che hanno già provocato la morte di una persone, almeno due dispersi e migliaia di evacuati.
Il corpo di una donna ritrovato dopo uno smottamento
“Il corpo di una donna – ha spiegato la gendarmeria del Canada – è stato ritrovato a seguito di uno smottamento sull’autostrada 99, nei pressi di Lillooet”, circa 250 chilometri a nord-ovest di Vancouver. Le stesse forze dell’ordine della nazione nordamericana hanno precisato che il numero totale di persone e di veicoli dispersi non può essere, allo stato attuale, ancora confermato.
Nella giornata di lunedì 15 novembre, i settemila abitanti della città di Merritt, nell’entroterra della Columbia Britannica, sono stati evacuati. E non potranno rientrare nelle loro case almeno fino alla prossima settimana. “Le inondazioni – ha spiegato il comune in un comunicato – continuano a causare pericoli e danni importanti”. Le piogge torrenziali hanno imposto anche l’interruzione di tutti i collegamenti ferroviari che, dalla zona più colpita, portano verso Vancouver.
Evacuazioni e record di precipitazioni in Columbia Britannica
Un meteorologo di Environment Canada ha spiegato che nella cittadina di Hope, non lontano dal lago Harrison, «sono scesi 174 millimetri di acqua in 24 ore nella giornata di domenica, e 250 in 48 ore. È qualcosa di mai visto in quella stazione meteorologica». In alcune zone le precipitazioni, in un solo giorno, sono state quasi pari a quelle che normalmente si registrano in un intero mese.
Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, si è detto “molto preoccupato dalla situazione in Columbia Britannica”. La pioggia a partire da martedì si è placata, ma numerose strade sono ancora chiuse e città intere sono inondate e isolate. Parte degli abitanti è stata raccolta dai tetti delle case e portata in salvo in elicottero. Al contempo, circa novemila persone sono prive di energia elettrica.
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