Il 6 gennaio entra in vigore in Spagna la norma che impone ai produttori di tabacco di raccogliere filtri e mozziconi di sigaretta abbandonati a terra.
Come evitare una fila di mozziconi di 500 km
Lungo gli oltre 8mila km di coste italiane, nel fine settimana del 2 e 3 agosto, saranno in azione oltre mille volontari impegnati nella distribuzione di 120mila posacenere tascabili, lavabili e quindi riutilizzabili (20 mila in più rispetto allo scorso anno). Così si eviterà che si gettino sulle spiagge e in mare una fila
Lungo gli oltre 8mila km di coste italiane, nel fine settimana del 2 e 3 agosto, saranno in azione oltre mille volontari impegnati nella distribuzione di 120mila posacenere tascabili, lavabili e quindi riutilizzabili (20 mila in più rispetto allo scorso anno).
Così si eviterà che si gettino sulle spiagge e in mare una fila di mozziconi lunga 500 km, come un ponte tra Roma e Cagliari. “Un ponte di 500 km composto interamente da cicche che collega Roma e Cagliari. Quando ho provato a focalizzare quest’immagine sono rimasto a bocca aperta – dichiara Max Giusti, testimonial della campagna – Si dice sempre che da piccoli gesti nascono grandi risultati. Mai vero come in questo caso: semplicemente spegnere la propria cicca nel posacenere tascabile piuttosto che abbandonarla sulla sabbia porta anni di vita e benessere al nostro mare”.
Stimando un consumo medio di 12 sigarette al giorno per fumatore (dati dell’Istituto Superiore della Sanità), si può calcolare che siano oltre 16 milioni le cicche risparmiate al mare e alla spiaggia per effetto delle sei edizioni della campagna, per un totale di oltre mezzo milione di posacenere distribuiti.
Ogni posacenere può infatti contenere fino a un massimo di sei mozziconi. Ipotizzando che venga riempito e svuotato due volte al giorno si risparmiano al mare 1.440.000 mozziconi al giorno (120.000 posacenere per 12 mozziconi), 2,8 milioni considerando soltanto i due giorni della campagna promossa dall’associazione Marevivo in collaborazione con Jti (Japan Tobacco International), con il supporto del Sindacato Italiano Balneari, il patrocinio del ministero dell’Ambiente e il sostegno del Corpo delle Capitanerie di Porto.
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