Chiamatele giardinette, familiari o shooting brake. Alternative a suv e crossover, cresce l’offerta di station wagon elettriche che uniscono praticità, stile ed efficienza. Come la Bmw i5 Touring
iX, come va e cosa offre la nuova elettrica Bmw, esempio virtuoso di efficienza e circolarità
Per costruirla, in Germania, usano energia da fonti rinnovabili. Alluminio e plastiche sono riciclati, il legno certificato Fsc. Bmw iX, come va l’elettrica che sfida la Tesla.
Ve l’avevamo mostrata in anteprima il novembre scorso. Adesso, l’elettrica Bmw iX arriva sul mercato, per ora in due versioni, con 425 o 630 chilometri di autonomia. Esempio virtuoso della transizione elettrica del marchio tedesco, costruita attingendo ai principi dell’economia circolare automotive con l’obiettivo di ridurne l’impatto oltre che nell’utilizzo anche nella costruzione, la iX è il frutto di anni di ricerche e messe a punto. Presentata per la prima volta in forma di concept (allora si chiamava Vision iNext e non era così diversa) al Motor Show di Parigi nel 2018, oggi rappresenta il terzo modello elettrico Bmw, dopo l’i3 e il suv iX3. Chi fosse interessato, nel weekend dal 27 al 29 novembre potrà provare personalmente la iX a Milano in piazza Gae Aulenti in occasione dell’evento itinerante ElectrifYou
Bmw iX, quando le dimensioni contano, eccome
Certo, si tratta di un suv di grandi dimensioni, agile fra le curve (e molto divertente da guidare) ma non adatto al casa-ufficio urbano. Le sue forme, nette e affilate, inaugurano il nuovo corso stilistico Bmw, che vedrà nei prossimi anni l’arrivo di altri, numerosi, modelli elettrici, come la coupé i4 o le versioni “decarbonizzate” delle berline serie 5 e 7. Nell’attesa, la nuova iX l’abbiamo provata in condizioni realistiche, le stesse di numerosi weekend in montagna: autostrada, ripide salite, basse temperature.
Un programma fortemente voluto da Bmw per mostrare che la mobilità elettrica – non tutta, chiaro – non ha più grandi limiti e, sempre a patto di organizzare un minimo il viaggio, è già possibile dire addio ai carburanti fossili. A patto però di… disporre di un’autonomia e una potenza adeguate (la iX xDrive 50 protagonista di questa prova può tranquillamente affrontare lunghi viaggi senza ansia da ricarica e ha ben 370 kW di potenza, come dire 500 cavalli, mentre la futura versione M60 di cavalli ne avrà 600…), di tanto comfort, spazio e della sicurezza della trazione integrale, come in questo caso appunto.
Nanotecnologie che auto riparano i graffi
Dimensioni simili alla suv X5 (quasi 5 metri di lunghezza…), superfici “lisce” (scomparse anche le maniglie delle porte), sottili ed efficienti fari a led (volendo disponibili anche con la tecnologia laser, praticamente lo stato dell’arte della visione notturna). Un frontale quasi “monumentale”, con quella “griglia” inscalfibile (grazie alle nanotecnologie è in grado di autoripararsi dai piccoli graffi) che ovviamente non serve a raffreddare alcun motore ma nasconde eserciti di sensori, indispensabili per alimentare i numerosi sistemi di guida assistita, gli ormai onnipresenti Adas.
Poi, l’energia (notevole) dei 2 motori elettrici, la sicurezza della già citata trazione integrale, la notevole capacità della batteria (105.2kWh) e la possibilità di sfruttare una potenza di ricarica fino a 200 kW, utile quando si ha l’opportunità (purtroppo ancora rara in Italia) di accedere a una colonnina fast charge. Insomma, fatti due conti, non ci sono molte elettriche che offrono caratteristiche simili, Tesla Model X, Audi e-tron e poco altro. Beh, inutile dire che anche le prestazioni della iX sono notevoli, un’insana tentazione per un’elettrica, dove l’autonomia rischia sempre di ridursi
Fibre di carbonio e materiali compositi per la carrozzeria
I segni dell’innovazione sono evidenti. Porte prive di telaio e senza maniglie, per migliorare aerodinamica ed efficienza. Una carrozzeria essenziale, quasi disadorna, con un sottoscocca piatto e grandi ruote a bassa resistenza per ridurre ancora una volta il coefficiente di resistenza, fra i migliori della categoria.
La iX sfrutta una nuova piattaforma che beneficia di una leggera struttura in fibra di carbonio e pannelli in materiale composito. Il risultato? Maggiore leggerezza (anche se il peso è comunque notevole, più di un’equivalente Bmw X5 a benzina per capirci), e rigidità maggiore. Due i motori elettrici, uno su ciascun asse, con un sistema capace di variare la trazione fra le ruote anteriori e posteriori a seconda delle condizioni di guida, del manto stradale e della modalità di guida.
Quanto alle soste previste per la ricarica, la capacità di iX di caricare con potenze fino a 200 kW da un sistema a corrente continua offre un grande vantaggio rispetto ad altre concorrenti, soprattutto in termini di tempo di ricarica. Secondo Bmw per una carica completa possono bastare solo 35 minuti, che diventano circa 11 ore e oltre se usate una wall box domestica trifase da 11 kW.
Dal volante esagonale ai comandi gestionali, cosa ci ha colpito sulla iX
Della notevole potenza vi abbiamo già detto. Facile dunque immaginare che la xDrive50 sia un’auto elettrica molto divertente da guidare. Complice anche il pacco batteria agli ioni di litio da 105,2 kWh da 380 V montato in parte sotto il pavimento e in parte all’interno del tunnel centrale, l’iX ha un baricentro basso, il che la rende molto maneggevole fra le curve. Ma prima di divertirsi… serve prendere un po’ di dimestichezza con i complessi comandi di bordo. A partire dal volante esagonale. Passando dall’enorme e display curvo che raggruppa strumenti e infotainment.
Siamo certi che una volta “presa la mano” sia tutto più semplice. Sulle prime, però, la iX disorienta un po’: i pulsanti quasi non ci sono e tutto si comanda con gesti, comandi vocali, o un “pomello” rotante (che in Bmw chiamano “controller”) realizzato in cristallo. In realtà tutto è stato pensato per semplificare, per evitare di distrarsi fra menù e sottomenù delle numerosissime funzioni. E, una volta compreso come fare, in effetti regolare la temperatura dell’abitacolo o selezionare la modalità di guida voluta diventa semplice.
iX: lo spazio, la qualità e l’attenzione alla sostenibilità
Lo spazio a bordo della iX è notevole. Grazie al passo lungo e al pavimento piatto lo spazio per i passeggeri è notevole. Meno per i bagagli, dove alcune concorrenti fanno meglio, ma portellone elettrico e sedili posteriori abbattibili e frazionabili risolvono quasi ogni esigenza di carico. C’è persino una fotocamera che, in caso di furto, si attiva automaticamente mostrando quanto succede nell’abitacolo. Chi ama viaggiare sotto un cielo di stelle apprezzerà molto l’enorme tetto in vetro che, volendo, ha un sistema per ridurre l’irraggiamento solare. La plastica è poca, quasi sempre riciclata e di notevole qualità.
Curiosando all’interno si trovano altri segni dell’impegno di Bmw sulla sostenibilità, il legno certificato Fsc, la pelle conciata con estratti di foglie d’ulivo al posto di procedimenti chimici. I rivestimenti del pavimento e i tappetini sono realizzati con reti da pesca recuperate. Anche i motori elettrici rinunciano all’utilizzo delle terre rare normalmente impiegate per produrre i magneti. Mentre anche batterie e l’intero ciclo produttivo rispettano di rigorosi standard ambientali e sociali, in nome di quell’economia circolare che sempre guida l’industria automotive.
Auto elettriche e complesse come la iX richiedono anche un’evoluzione delle competenze nei centri di assistenza, per questo il marchio tedesco attraverso il suo Bmw group training centre in Italia ha già formato oltre 400 tecnici, non solo in officina ma attraverso workshops e webinar, realtà aumentata e la gamification, strumenti formativi ormai indispensabili per poter intervenire sulle complesse componenti elettriche dei nuovi modelli.
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