Chi sono i nuovi commissari europei annunciati da Ursula von der Leyen

La presidente della Commissione europea ha annunciato i nomi dei commissari per il mandato 2024-2029. Ora serve l’approvazione del Parlamento europeo.

  • La lista dei commissari è composta da 26 persone, a cui si aggiunge come 27esima Ursula von der Leyen
  • Come Alta rappresentante per la Politica estera e di sicurezza c’è il nome di Kaja Kallas, molto ostile alla Russia.
  • Al clima l’olandese Wopke Hoekstra, che ha lavorato nell’industria fossile.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato davanti al Parlamento europeo la nuova squadra di commissari. La lista è composta da 26 persone, a cui si aggiunge come 27esima proprio von der Leyen in qualità di presidente. Ogni paese membro dell’Unione europea deve infatti nominare un commissario, così da avere equa rappresentenza. Ora i 26 commissari e le commissarie nominate da von der Leyen, sedici uomini e dieci donne, dovranno essere confermati dal Parlamento europeo.

Chi c’è nella nuova Commissione

La lista di commissari e commissarie per il mandato 2024-2029 è composta da sedici uomini e 10 donne, oltre alla presidente Ursula von der Leyen.

Ecco i nomi:

  • Teresa Ribera (Spagna): vicepresidente esecutiva per la Transizione pulita, giusta e competitiva
  • Henna Virkkunen (Finlandia): vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia
  • Stéphane Séjourné (Francia): vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la strategia industriale
  • Roxana Minzatu (Romania): vicepresidente esecutiva per le Persone, le competenze e la preparazione
  • Raffaele Fitto (Italia): vicepresidente esecutivo per la Coesione e le riforme
  • Kaja Kallas (Estonia): alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza
  • Magnus Brunner (Austria): Affari interni e migrazione
  • Hadja Lahbib (Belgio): Preparazione, gestione delle crisi, uguaglianza
  • Jessika Roswall (Svezia): Ambiente, resilienza idrica ed economia circolare competitiva
  • Wopke Hoekstra (Paesi Bassi): Clima, crescita pulita e obiettivi net-zero
  • Costas Kadis (Cipro): Pesca e oceani
  • Jozef Síkela (Repubblica Ceca): Partenariati internazionali
  • Dan Jørgensen (Danimarca): Energia e alloggi
  • Apostolos Tzitzikostas (Grecia): Trasporti sostenibili e turismo
  • Olivér Várhelyi (Ungheria): Salute e benessere animale
  • Michael McGrath (Irlanda): Democrazia, giustizia e stato di diritto
  • Valdis Dombrovskis (Lettonia): Economia e produttività, implementazione e semplificazione
  • Andrius Kubilius (Lituania): Difesa e spazio
  • Christophe Hansen (Lussemburgo): Agricoltura e alimentazione
  • Glenn Micallef (Malta): Equità intergenerazionale, gioventù, cultura e sport
  • Dubravka Šuica (Croazia): Mediterraneo
  • Piotr Serafin (Polonia): Bilancio, anti-frode, pubbliche amministrazioni
  • Maria Luís Albuquerque (Portogallo): Servizi finanziari
  • Ekaterina Zaharieva (Bulgaria): Startup, ricerca e innovazione
  • Maroš Šefcovic (Slovacchia): Commercio e sicurezza economica, relazioni interistituzionali e trasparenza
  • Marta Kos (Slovenia): Allargamento

Chi si occuperà di esteri, clima e ambiente

Per una delle cariche più importanti della Commissione europea, quella di Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, è stato indicato il nome di Kaja Kallas, dall’Estonia. Premier nel paese baltico, Kallas ha sempre avuto una posizione molto dura nei confronti della Russia, sostenendo più sforzi economici e militari per sostenere l’Ucraina.

Il nome indicato per il clima è quello di Wopke Hoekstra, che in passato nei Paesi Bassi ha ricoperto la carica di ministro delle Finanze, ministro degli Esteri e vicepremier. Hoekstra ha un passato nel mondo del fossile, avendo lavorato per Shell, ed è rimasto coinvolto nello scandalo dei Pandora papers. Il suo nome era già stato indicato lo scorso anno dopo il vuoto creatosi per le dimissione di Frans Timmermans e la scelta di von der Leyen aveva creato parecchi malumori. Nonostante questo, per una delle posizione chiave della Commissione europea 2024-2029, quella del clima appunto, si è deciso di andare avanti con Hoekstra.

All’ambiente è invece stata scelta Jessika Roswall, dalla Svezia. Viene dal partito liberal-conservatore Moderate party, che rappresenta nel parlamento nazionale dal 2010. In questi anni ha lavorato nella commissione fiscale, nella commissione per gli affari civili ed è stata membro del consiglio per la trasparenza dell’Agenzia svedese per i consumatori. Prima di essere eletta alla Commissione europea alle elezioni dello scorso giugno, ricopriva l’incarico di ministra degli Affari Ue. Per l’Italia è stato indicato il nome di Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva per la Coesione e le riforme.

La palla passa al Parlamento europeo

Il Collegio dei commissari europei presentato da Ursula von der Leyen avrà un mandato dal 2024 al 2029, quando ci saranno le nuove elezioni europee. La Commissione è l’unica istituzione europea dotata del potere di iniziativa legislativa: ciò significa che propone gli atti normativi che vengono poi approvati dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea. I commissari svolgono un ruolo pressoché simile a quello dei ministri nei governi nazionali e ogni paese membro dell’Unione europea esprime il nome di un commissario, che sono quindi 27, compresa la presidenza.

La lista presentata da Ursula von der Leyen nelle prossime settimane verrà sottoposta al voto del Parlamento europeo. Prima i singoli candidati commissari parteciperanno ad audizioni davanti agli eurodeputati, dove dovranno dimostrare competenza nel settore a cui sono stati assegnati.

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