Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Bruxelles ha comunicato all’Italia di aver violato le procedure europee per quanto riguarda l’approvazione del divieto sulla carne coltivata.
La Commissione europea ha comunicato all’Italia la chiusura anticipata della procedura di notifica Tris sulla legge che vieta la produzione e la commercializzazione di carne coltivata e l’utilizzo di termini meat sounding per i prodotti vegetali “perché il testo è stato adottato” dal Paese membro “prima della scadenza del periodo di sospensione” previsto dalla direttiva Ue 1535 del 2015.
Cosa significa? La direttiva prevede che, attraverso le notifiche Tris, gli Stati membri e la Commissione abbiano la possibilità di commentare un progetto di legge che potrebbe ostacolare il mercato unico europeo prima che venga approvato; in questo caso, invece, la legge è stata approvata prima del periodo sospensivo previsto dal procedimento, rendendo di fatto inutile la notifica e violando il regolamento.
Oltre a sottolineare questa violazione all’Italia, la Commissione ha invitato il governo a informarla del seguito dato all’iniziativa intrapresa anche alla luce della giurisprudenza in materia della Corte di Giustizia, che ha già stabilito che le leggi adottate in violazione della procedura europea possono essere dichiarate inapplicabili dai giudici nazionali.
Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha dichiarato: “La chiusura del procedimento Tris significa che è stata definitivamente accertata dall’Autorità Commissione europea la compatibilità della norma con i principi del diritto comunitario sul mercato interno. Altrimenti, la Commissione avrebbe proceduto con un parere circostanziato, indipendentemente dalle modalità di notifica. Non ci sarà quindi alcuna procedura di infrazione, né all’Italia verrà chiesto di abrogare la legge. La Commissione chiede soltanto di essere informata sull’applicazione della legge da parte dei giudici nazionali. Come per tutte le misure che entrano in vigore in Italia, spetta ai giudici nazionali, in sede di applicazione, esaminarne ulteriormente la compatibilità con il diritto comunitario”.
Gli oppositori del governo, al contrario, hanno interpretato la comunicazione della Commissione come una bocciatura per il divieto alla carne coltivata: “Una legge morta ancora prima di nascere”, hanno commentato alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle, mentre il Pd ha parlato di “figuraccia internazionale per Lollobrigida”.
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