Quello che si è appena concluso è stato un annus horribilis anche per le compagnie petrolifere. Sommando le perdite subite da ExxonMobil, Bp e Chevron si arriva a un totale stratosferico: 47,9 miliardi di dollari, pari a circa 40 miliardi di euro.
#UPDATE US oil giant #ExxonMobil closed the books on a terrible 2020 on Tuesday, reporting losses in the fourth-quarter and a $22.4 billion loss for the full year in the wake of lower oil prices amid the Covid-19 crisis https://t.co/7kjatV0oJ6
ExxonMobil, le condizioni “più difficili di sempre”
ExxonMobil ha registrato una perdita di 20,1 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2020 (inclusi 19 miliardi di svalutazioni dei propri asset) che arriva a 22,4 miliardi per l’intero anno. È la prima volta in assoluto che chiude l’anno in negativo da quando è una società quotata, puntualizza l’agenzia Reuters. Il colosso petrolifero ha già cercato di correre ai ripari tagliando di circa un terzo gli investimenti in nuovi progetti, annunciando un taglio del 15 per cento degli addetti e appesantendo di 21 miliardi la quota di debito. Siderale la distanza rispetto al 2019, terminato con un profitto di 14,34 miliardi di dollari. Numeri preoccupanti che sono la diretta conseguenza delle “condizioni di mercato più difficili che Exxon abbia mai vissuto”, ha commentato l’amministratore delegato Darren Woods.
Bp promette di “reinventarsi”
Non vanno meglio le cose per Bp che ha registrato perdite per 20 miliardi di dollari nel 2020, di cui 1,4 nel quarto trimestre. Dopo 2.500 esuberi volontari, la compagnia petrolifera britannica ha in programma di sforbiciare altri 7.500 posti di lavoro. Anche questo rientra nel percorso per “reinventare l’azienda”, ha dichiarato l’amministratore delegato Bernard Looney tramite una nota in cui cerca di gettare acqua sul fuoco. “Abbiamo rafforzato le nostre finanze, eliminando i costi e chiudendo importanti disinvestimenti. E nonostante tutto ciò, le operazioni sottostanti dell’azienda sono rimaste sicure – è stato uno dei nostri anni più sicuri – e affidabili, e sono stati portati in linea nuovi importanti progetti”. L’azienda ha promesso di azzerare entro il 2050 le emissioni nette direttamente associate alle sue attività e alla produzione di gas e petrolio, senza però fornire ulteriori dettagli concreti su come intende riuscirci.
Anche Chevron tra le compagnie petrolifere che chiudono il 2020 in negativo
Anche la californiana Chevron è passata dal profitto di 2,9 miliardi di dollari registrato nel 2019 alla perdita di 5,5 miliardi del 2020. “È stato un anno come nessun altro”, a detta del presidente e amministratore delegato Mike Wirth. Fino a non troppo tempo fa si vociferava di una possibile fusione con ExxonMobil che avrebbe dato vita a un colosso da 275 miliardi di dollari di fatturato, 7 milioni di barili di petrolio prodotti ogni giorno e una capitalizzazione di mercato da circa 350 miliardi. Ma gli osservatori sono scettici sul fatto che il piano si possa concretizzare.
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