
La mancanza di dati ufficiali è un problema per il controllo del mercato legale di animali, soprattutto per le catture di quelli selvatici.
Nella Repubblica democratica del Congo una rara sottospecie di giraffa rischia di estinguersi perché la sua coda viene offerta dagli sposi come dote.
C’è sempre una parte anatomica di un animale che l’uomo desidera possedere, senza nessun apparente motivo logico. Le zanne di un elefante, il corno di un rinoceronte, la pelle di un coccodrillo, a questi crimini siamo purtroppo abituati, più strano ci può invece sembrare che le giraffe vengano cacciate e uccise esclusivamente per la loro coda. Eppure è quello che sta accadendo nella Repubblica democratica del Congo e che rischia di portare all’estinzione una rara sottospecie di giraffa, la giraffa del Kordofan (Giraffa camelopardalis antiquorum). Secondo Julian Fennessy, co-direttore della Giraffe conservation foundation (Gcf), ne sopravvivono in natura meno di duemila esemplari.
Le giraffe del Kordofan congolesi vivono nel Parco nazionale di Garamba e sono gli ultimi esemplari presenti nella Repubblica democratica del Congo, per questo, come ha spiegato Fennessy, “ogni singola giraffa è preziosa”. Il Garamba, uno dei più antichi e vasti parchi africani, è stato colpito duramente dal bracconaggio negli ultimi anni, anche come conseguenza dell’instabilità politica e civile che affligge il Paese. La popolazione di rinoceronte bianco settentrionale presente è stata sterminata, gli elefanti hanno subito gravi perdite e le giraffe sono in pericolo.
In Africa le giraffe vengono uccise per diversi motivi, sia per cibarsene che per impossessarsi del midollo osseo e del cervello (in Tanzania si crede siano in grado di curare l’Aids). Nella Repubblica democratica del Congo questi pacifici e bizzarri mammiferi vengono invece ammazzati per un altro motivo: per prendere la loro coda, considerata un vero status symbol in alcune comunità. Per chiedere la mano di una donna gli uomini devono offrire una coda di giraffa al padre della sposa, come dote. I lunghi peli neri della coda vengono inoltre utilizzati per realizzare bracciali portafortuna, fruste e corde.
Il documentarista David Hamlin, del National Geographic, in Africa per riprendere le giraffe, ha invece filmato il ritrovamento di tre carcasse di giraffa con la coda amputata, rinvenute lo scorso giugno nel parco di Garamba. Hamlin ha deciso di documentare la mattanza compiuta dai cacciatori di frodo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema del bracconaggio nel parco.
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